Milano, 30 luglio 2012 - Giornata intensa in casa Lega. Si è svolto oggi l'atteso Consiglio federale del movimento. Il neosegretario del Carroccio ha di fatto dettato l'agenda della Lega, in vista delle elezioni politiche. "Ho proposto al Consiglio federale di fare una sorta di spending review nella Lega, incaricando Giorgetti di fare una revisione completa della struttura organizzativa delle attività non politiche da qui al 30 settembre’’. Ha confermato Roberto Maroni, che ha spiegato che ‘’l’obiettivo è di dimezzare i costi di gestione’’.

"La riorganizzazione della gestione contabile del movimento - ha spiegato Maroni dal quartier generale di via Bellerio - serve per renderla assolutamente trasparente’’. In particolare il segretario leghista ha spiegato che "ci sono dieci società che circondano la Lega: mettiamo mano a questo arcipelago, per vedere quali servono, quali vanno eliminate e quali accorpate. "Irregolarita’ nella gestione no - ha dunque concluso - ma ci sono societa’ che non so cosa facciano, e voglio capirlo’’. 

ESPULSI  - "C'è uno statuto e un regolamento”. Cosi’ Roberto Maroni ha risposto a chi gli chiedeva se, come sostenuto da Umberto Bossi, il presidente federale della Lega Nord potrà far rientrare gli espulsi dal movimento prima del 30 giugno. Il richiamo è al nuovo statuto federale del Carroccio, che attribuisce a Bossi, a partire dal primo luglio (e cioè dalla data di entrata in vigore della carta), l’ultima parola sulle espulsioni dei militanti con almeno 10 anni di anzianità.

DOPPI INCARICHI - Stop ai doppi incarichi. "Abbiamo approvato il regolamento federale - ha annunciato Maroni- e stabilito l’impossibilità di ricoprire contemporaneamente piu’ di una carica elettiva o incarico nel movimento". In merito al divieto di cumulare  due cariche di partito o due cariche elettive nelle istituzioni, Maroni si è dimostrato particolarmente soddisfatto: "E’ una piccola grande rivoluzione, perché apre spazi importanti per tutti nel movimento, soprattutto per i giovani’’. Ma è in particolare sulla riorganizzazione della gestione contabile, dopo l’avvio di inchieste giudiziarie, che il lavoro affidato all’ex segretario della Lega Lombarda sarà più complesso.

LEGGE ELETTORALE - "I tempi ormai sono molto stretti, o si chiude la trattativa prima della chiusura del Parlamento in agosto, entro le prossime due settimane o, temo, non verrà cambiata”. Roberto Maroni ha espresso in maniera chiara le proprie perplesità in merito alla legge elettorale, mentre è in corso il dibattito tra i partiti su una modifica del Porcellum. “La mia impressione è che questo dibattito tra i vari partiti, sia un dibattito finto, perché nessuno vuole cambiare”.

Il prossimo appuntamento in casa Lega è per gli Stati generali del nord organizzati dalla Lega per il 28 e il 29 settembre al Lingotto di Torino. All'appuntamento sarà invitato anche il governo. Ad annunciarlo è stato lo stesso leader della Lega Roberto Maroni: “Nonostante la nostra avversione per il governo Monti, il governo sarà invitato a interloquire con noi”. A chi gli ha chiesto se saranno presenti anche ministri, Maroni ha replicato: “Può essere”.