Milano, 23 luglio 2012 - I numeri sono in caduta libera. Prezzi delle case, compravendite immobiliari, canoni d’affitto. Da San Babila al Corvetto, non c’è differenza tra centro e periferia: il mercato ristagna in tutta Milano. E non c’è Expo che tenga. Si salvano Affori-Bruzzano e Forlanini-Mecenate: nel primo caso, la zona in periferia nord ha beneficiato del prolungamento della metropolitana gialla fino alla Comasina; nel secondo, l’area verrà dotata di una stazione ferroviaria d’interscambio nel 2014, in vista dell’arrivo della linea 4 previsto per il 2015. Per il resto, un calo generalizzato, fotografato dall’ultimo report di Camera di Commercio, Osmi Borsa immobiliare e Fimaa. Che danno conto di un circolo vizioso innescato dalla crisi economica che tarda a passare: i cittadini sono sempre più poveri, le banche hanno stretto i cordoni del credito, le case restano invendute.

Partiamo dai prezzi al metro quadrato degli appartamenti nuovi, confrontati con i dati raccolti nel primo semestre del 2011: tra centro storico (11.017 euro al mq) e Bastioni (7.861 euro al mq), spicca il -3,7% di Mercalli-Quadronno (6.500 euro al mq), seguito a distanza da Repubblica-Porta Nuova (-1,1%, 9.400 euro al mq) e Brera (-0,9%, 10.900 euro al mq). Passiamo alla Circonvallazione: maglia nera a Carbonari-Maggiolina (-5,6%, 5.100 euro), non si salvano neppure la Fiera, che perde un tondo 2%, e viale Washington (-1,7%); i proprietari più fortunati devono accontentarsi dello zero, cioè di un valore invariato rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso. Secondo gli analisti, l’abbassamento è legato alla carenza di acquirenti.

E come dar loro torto. Basta tirar fuori le statistiche di cinque anni fa per farsi un’idea: nel 2007, a Milano passarono di mano 21.843 immobili residenziali. E nel 2012? Siamo inchiodati a quota 3.796 tra gennaio e giugno (-10,7%), con pochissime speranze di avvicinare il dato del 2011 (19.182), che aveva fatto sperare nella ripresa (+1,8% sul 2010). «Il mercato milanese rispecchia la situazione che sta attraversando il Paese — l’inevitabile commento di Antonio Pastore, presidente di Osmi Borsa immobiliare —. La stretta creditizia delle banche impedisce l’innescarsi di un circuito virtuoso: domanda e offerta faticano a incontrarsi». Scendono anche i canoni d’affitto. Una diminuzione inarrestabile, costante nel tempo: -18,5% rispetto al 2007, -6,4% rispetto all’anno scorso, -3,2% rispetto a sei mesi fa.