Milano, 12 luglio 2012 - Presiedeva una onlus per aiutare i bambini poveri, ma secondo il tribunale ha frodato i donatori intascando quasi metà delle donazioni. L'attore e modello Edoardo Costa è stato condannato per truffa e appropriazione indebita a tre anni di reclusione e a versare 2mila euro di multa. Il giudice della terza sezione penale Marina Zelante ha riconosciuto il modello reso famoso in Italia dalle soap opera "Vivere" e "Un posto al sole" colpevole di essersi appropriato indebitamente di circa 310mila euro dei 650mila donati alla onlus che lui presiedeva. La sentenza è stata emessa con rito abbreviato.

"Letta la sentenza, andremo in appello", afferma l'avvocato difensore Enrico Allegro, che aveva chiesto l'assoluzione di Costa e in subordine il rinvio del fascicolo perche' fossero riformulate le accuse al piu' in termini di natura penale tributaria. Al contrario, il pubblico ministero aveva chiesto, nel corso della sua requisitoria, 4 anni di carcere, con 1800 euro di multa. L'inchiesta, nata nel 2008 in seguito alle denunce andate in onda in tv, si riproponeva di verificare se le somme raccolte in occasione di eventi e serate di beneficenza, attraverso la C.I.A.K., l'associazione senza scopo di lucro, fondata e presieduta dallo stesso attore, fossero state effettivamente destinate alle attivita' progettuali pubblicizzate in favore di soggetti bisognosi.  Delle 93 parti civili citate solo 3 si sono presentate a giudizio e sono state risarcite oggi con una provvisionale cumulativa di 7 mila euro.