Milano, 28 maggio 2012 - Le aree a traffico limitato fanno più bella la pelle. L'inquinamento è infatti uno dei maggiori fattori di deterioramento e di indebolimento della cute, soprattutto per chi vive e si sposta nei centri delle grandi aree metropolitane del nostro paese.

Non a caso pedoni, ciclisti e motociclisti sono tra i più esposti a patologie e infiammazioni dermatologiche. Bene dunque, sottolineano i dermatologi, le zone 'no traffic', sia quelle introdotte da tempo sia quelle più recenti come la tanto discussa Area C di Milano: oltre a regolare gli accessi ai centri cittadini e a rappresentare una tutela generale per la salute dei residenti, proteggono la pelle riducendo gli attacchi di agenti esterni presenti nell'atmosfera.

Di questi benefici se ne sono accorti anche gli stessi cittadini. Ben il 35% dei residenti di queste aree, più di uno su tre, ha dichiarato di soffrire meno di problemi alla pelle dopo la loro introduzione. Il dato emerge da una ricerca su un campione di 5 mila abitanti nelle Ztl, realizzata con la collaborazione di oltre 100 dermatologi da Ihrf, Fondazione di ricerca per la patologia sui capelli, presieduta da Fabio Rinaldi, dermatologo a Milano. Secondo lo studio, la diminuzione o attenuazione di fenomeni di sensibilizzazione, dermatiti, arrossamenti e irritazioni della pelle tra i residenti in quelle aree soggetti a tali patologie è riscontrata nel 33% dei casi.

Il 18% afferma che i fenomeni sono addirittura scomparsi del tutto. Un complessivo 51% dei cittadini, dunque,- evidenziano gli esperti - conferma di aver riscontrato un benefico nesso di causa ed effetto dal momento in cui la sua residenza è stata inclusa in un'area chiusa o limitata al traffico. Inoltre un 23% ha riscontrato una miglior efficacia dei prodotti medici e dei farmaci utilizzati per combattere le patologie della pelle. I dermatologi rilevano come il 52% degli intervistati soffra o abbia recentemente sofferto di almeno una forma di dermatite, desquamazione o forma di sensibilizzazione cutanea.