di Giuliano Pisapia, sindaco di Milano

Milano, 27 maggio 2012 - È già passato un anno. Un anno da quello che voi avete chiamato il ‘Miracolo a Milano’. Un anno da quel pomeriggio in Piazza del Duomo gremita di gente che salutava un cambiamento atteso da tempo. Un anno da quando ho avuto l’onore di stringere la mano a tanti milanesi che sono venuti a trovarmi nel nuovo ufficio a Palazzo Marino, la ‘nostra casa’. Un anno intenso, entusiasmante, ricco di emozioni che hanno coinvolto me in prima persona, ma anche tutta la città.

Questo cammino è partito da lontano, dalla voglia di tanti di un cambiamento per Milano, dalla voglia di partecipazione, dalla voglia di riscatto. Davanti a noi abbiamo trovato una strada a volte tortuosa, una strada in salita di quelle, però, che ti appassionano e ti fanno battere forte il cuore per raggiungere il traguardo. Mi ricordo ancora le prime riunioni di Giunta, quando abbiamo dovuto affrontare subito il problema della salute precaria delle casse comunali. Non è stato semplice prendere le decisioni, cercando insieme di mettere ordine nei conti e tutelare le fasce deboli e le famiglie.

L’equità, infatti, è sempre stata la stella polare delle nostre azioni, per questo abbiamo lasciato invariato il prezzo degli abbonamenti dell’Atm e abbiamo deciso che disoccupati, cassaintegrati e anziani con un basso reddito possano viaggiare gratis sui mezzi pubblici. Milano è sempre la città con il ‘cuore in mano’ che abbiamo ereditato dai nostri padri e dai nostri nonni, questo mi rende orgoglioso. Una delle cose di cui vado più fiero di questo anno di governo è aver visto i miei concittadini aiutare le persone in difficoltà nei giorni del grande freddo, il Comune ha fatto la sua parte insieme a tanti altri, nella storia della città non c’è mai stato un numero così elevato di posti letto per i senzatetto. In quei giorni c’è stato anche un grande impegno delle istituzioni, del volontariato e dei singoli cittadini.

È stata la dimostrazione che quando ci si impegna tutti assieme si possono raggiungere obiettivi straordinari. Il mio lavoro è aver cura della città, nelle grandi e nelle piccole cose. Ci sono stati tanti interventi che si aspettavano da anni. Penso per esempio all’abbattimento, avvenuto a fine luglio, del parcheggio-mostro di piazza Piemonte, o ancora alla riattivazione della fontana di piazza Bausan, nel cuore della Bovisa, che dopo anni di secca e di attesa dei residenti, è tornata finalmente a zampillare.

Questo è stato anche l’anno della lotta al traffico. Area C è il primo tassello di un mosaico che punta a una mobilità davvero sostenibile. Ci sono oggi meno macchine e c’è meno inquinamento, i dati lo dimostrano. Questa è una delle sfide che ci accompagnerà anche nei prossimi anni. Ho volutamente lasciato per ultimo il Pgt, lo abbiamo approvato pochi giorni fa, mantenendo fede al nostro impegno. Abbiamo ascoltato i cittadini, accolto oltre 2mila osservazioni con il risultato che la Milano del futuro avrà più verde e meno cemento, più housing sociale e più servizi per tutti. È già passato un anno, è volato, ora proseguiamo insieme per rendere la città che amiamo sempre più felice.