Milano, 21 maggio 2012 -  Inizierà il prossimo 18 giugno la requisitoria del pm Fabio De Pasquale al processo sul caso Mediaset in corso a Milano e che vede, tra gli imputati, l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri e il produttore statunitense Frank AgramaA dichiarare chiusa l'istruttoria dibattimentale e a fissare il calendario per dare la parola al pm sono stati i giudici della prima sezione penale del Tribunale, presieduti da Edoardo D'Avossa, dopo aver rigettato le istanze presentate dalle difese, tra cui la richiesta di una dozzina di testi e di dichiarare la prescrizione del reato di frode fiscale contestato all'ex premier in relazione all'anno 2001.

Secondo il collegio, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, nei loro conteggi non hanno considerato una sospensione di quattro giorni del procedimento avvenuta il 27 novembre 2006 e chiesta dall'allora capo del governo per un legittimo impedimento. Sospensione che secondo i giudici fa cadere la prescrizione non il 20 ma il 24 maggio, cioe' tra tre giorni. ''Alla prossima udienza, cioe' il 18 giugno - ha spiegato l'avvocato Longo - la richiederemo''.

Il Tribunale, oltre a respingere l'istanza di una perizia per ''sanare'' il contrasto tra i consulenti tecnici delle parti e di convocazione di testi avanzata dalle difese - in particolare quelli, come ha spiegato Ghedini, ''prima ammessi da loro perchè ritenuti rilevanti'' e poi tagliati - ha deciso invece di acquisire agli atti i verbali di tre testimoni, come chiesto dal pm. Pm che tra circa un mese comincera' la sua requisitoria, dato che sono state cancellate le udienze del 4 e dell'11 giugno. Altre udienze sono state fissate per il 2 e il 16 luglio.  Riguardo al rigetto dei testimoni Ghedini ha protestato dicendo che ''come al solito si privilegia solo l'accusa''.

 

LA DIFESA DI BERLUSCONI - La difesa di Silvio Berlusconi aveva chiesto oggi in Aula la prescrizione del reato di frode fiscale relativo all’anno 2001. Reato contestato all’ex premier e a gran parte degli altri imputati per gli anni che vanno dal 2001 al 2003. Durante l’udienza di questa mattina, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo avevano inoltre chiesto ai giudici della I Sezione del Tribunale, presieduta da Edoardo D’Avossa, anche l’acquisizione di alcuni verbali, in particolare di ex dirigenti delle major (un paio morti e uno gravemente malato), di convocare in Aula qualche teste e di disporre una perizia per far luce sulle divergenze tra le consulenze dell’accusa e delle difese.

Il pm Fabio De Pasquale si era opposto alle istanze - alle quali si sono associati gli altri difensori - eccetto quella dell’acquisizione di alcuni verbali e altri documenti, e aveva liquidato la richiesta di convocare nuovi testi come ‘’una totale perdita di tempo’’. Il Collegio si era poi ritirato in Camera di Consiglio per decidere se e quali richieste dei legali dell’ex capo del governo accogliere oppure se dichiarare chiusa l’istruttoria dibattimentale.