Milano, 21 aprile 2012 - Una Milano sempre più multietnica: due cittadini su dieci sono stranieri. La città cambia e i numeri contribuiscono a raccontrala nelle sue dinamiche inedite: nel capoluogo meneghino circa il 18% dei residenti, cioè 240mila persone (appartenenti a 167 comunità internazionali), è costituito da cittadini stranieri regolarmente iscritti all’anagrafe di Milano.


La prima comunità straniera è quella filippina con 37.651 cittadini, a seguire la comunità egiziana con 32.605, mentre al terzo posto con 21.344 si trova quella cinese. Tra le 167 comunità ci sono anche quella francese al dodicesimo posto, quella tedesca al diciannovesimo, quella del Regno Unito al ventesimo e quella statunitense al ventottesimo. 


"Oggi abbiamo ascoltato tante storie di persone che vivono nel nostro Paese. Milano - ha detto l’assessore alle Politiche sociali Majorino- deve creare, e lo sta facendo, una forte sinergia con le comunità internazionali presenti sul nostro territorio, perchè è in questo modo che si combatte la paura del diverso". L’assessore Pierfrancesco Majorino ha avviato il percorso di incontri con la cittadinanza, con i rappresentanti delle associazioni e del Terzo settore e le rappresentanze consolari, dedicato ai diversi ambiti di intervento delle politiche socio assistenziali e socio sanitarie.


“La nostra città -ha proseguito Majorino- deve essere il luogo in cui tutelare e riconoscere a tutti i cittadini, italiani e stranieri, i diritti fondamentali, come il diritto alla vita, al lavoro, alla salute, alla casa, all’educazione, alla libertà di culto, alla propria cultura, alla sicurezza. Il livello di internazionalizzazione deve quindi essere uno dei cardini su cui puntare per lo sviluppo economico, sociale e culturale della città’’.