Milano, 9 marzo 2012 - «Val la pena vivere solo dalle undici», cantava Diana Est, meteora del pop italiano anni Ottanta, nel singolo, Tenax (testo scritto dal più noto Ruggeri), che l'ha portata al successo. Al Killer Plastic questa è la regola. Dal 1980 qua il fuso orario va per conto suo. I signori della Milano da bere fanno tappa obbligata. Questa domenica però, quando la serranda calerà, sarà per un addio definitivo. Il dancefloor più ambito e trasgressivo va in pensione dopo 32 anni di onorato servizio.
Amato da Madonna, Andy Warhol, Grace Jones, Keith Haring, Freddie Mercury, Pink Floyd, Stefano Gabbana, il Plastic vanta una Hall of Fame degna della notte degli Oscar. Tra le ultime star folgorate dall'insegna al neon Katy Perry, che qua si è sgranchita le gambe dopo il concerto. Bye bye Plastic. Tra gli intimi dei gestori del locale la voce circolava da tempo, ma per i molti habitué la notizia è arrivata come una tegola. "Come chiude?". Fermi tutti. Qualcuno ha anche pensato alla boutade: da tempo la discoteca deve trasferirsi e annuncia tra le lacrime l'addio, ma poi la bufera passa e si apre come ogni weekend. Non stavolta, anche se il Plastic non muore con viale Umbria.
I titolari - Lucio Nisi, candidato alle ultime comunali con Manfredi Palmeri, dj Nicola Guiducci, Sergio Tavelli e la Pinkie - tutti premiati con l'Ambrogino d'oro nel 2009 dalla giunta Moratti (ma su proposta dell'attuale assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran, ndr) avrebbero già messo gli occhi su un locale dove traslocare. Voci vogliono in zona Ripamonti. Là continuerà la storia delle notti milanesi d'avanguardia. Perché il Plastic ha segnato il passo della movida meneghina. Nato come ritrovo dark e punk prima, passato poi alle serate men to men e towanda (per sole donne), il locale è ora l'appuntamento della socialite milanese, una pista fashion, che anticipa le mode e detta tendenza.
Sincronizzate gli orologi, ecco gli appuntamenti: questa sera bye bye con " London loves" e la selezione indie-rock; domani la Stryxia, la "mother" del locale, vi aspetta nella sua "House of Bordello" con il meglio della musica italiana da cantare, non solo, interpretare; domenica addio definitivo con "Match à Paris".
di Luca Zorloni
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