Milano, 13 febbraio 2012 - Far west in zona Crescenzago a MilanoMarcello Valentino Gomez Cortes, un giovane cileno di 29 anni, è morto dopo essere rimasto ferito gravemente nel corso di una sparatoria. A sparare sarebbe stato un vigile urbano durante un  inseguimento. L'agente, Alessandro A., è indagato per eccesso colposo di legittima difesa.

Il ragazzo, disarmato ma con precedenti, è stato soccorso dagli uomini del 118 ed è poi deceduto al pronto soccorso del San Raffaele. Secondo la ricostruzione fornita dai vigili urbani, la pattuglia sarebbe intervenuta per sedare una rissa, ma quando sono giunti sul posto avrebbero visto un'auto fuggire in contromano e l'avrebbero inseguita. L'auto avrebbe compiuto pericolose gimkane, tentando anche di speronare la macchina dei vigili.

Giunta all'altezza del civico 100 (palo luce 43) nei pressi di un parco pubblico, i due fuggiaschi avrebbero
abbandonato l'auto per dileguarsi nei giardinetti. L'agente avrebbe sparato mentre inseguiva a piedi due malviventi. Uno dei due avrebbe estratto un'arma, puntandola contro gli agenti.

Il vigile a quel punto avrebbe sparato un colpo solo, colpendo non l'uomo che aveva l'arma, ma il complice.  L'episodio è avvenuto intorno alle 15 in via Crescenzago, una traversa di via Palmanova. E' caccia al complice che sarebbe fuggito brandendo una pistola.

 

IL RACCONTO DEI VIGILI - L'agente della Polizia municipale e il collega che era con lui a bordo di un'auto con i colori d'istituto, sono stati ascoltati in Questura dagli agenti della Squadra mobile che stanno indagando sulla morte di Gomez Cortes. Da quanto è possibile apprendere, la vittima, dopo essere stata colpita dal proiettile sparato avrebbe sferrato calci e pugni contro i due vigili che lo hanno raggiunto all'interno del parco Lambro.

L'uomo dunque sarebbe stato cosciente e reattivo tanto da venire trascinato a forza dai vigili per qualche decina di metri verso l'auto, quando improvvisamente avrebbe perso i sensi. Il pm che coordina le indagini sulla morte dell'uomo nato in Cile il 22 settembre 1983, è Roberto Pellicano, che dalle 19.30 sta interrogando Alessandro A. mentre svolge l'attività ordinaria di pm di turno. Ha aggiunto che "l'iscrizione al registro degli indagati è un atto dovuto".

 

BOLOGNINI: "INTERVENGA IL PREFETTO" - "Dopo l'ennesimo tragico episodio di oggi, chiederò al Prefetto di convocare una riunione urgente del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica per verificare lo stato della sicurezza a Milano". È quanto afferma l'assessore alla Sicurezza della Provincia di Milano, il leghista Stefano Bolognini. "La situazione a Milano peggiora ogni giorno e solo il sindaco sembra non accorgersene".