Milano, 7 febbraio 2012 - La protesta dei commercianti del centro di Milano contro il ticket da 5 euro per le auto in ingresso nel centro del capoluogo lombardo, passa da un grande girotondo in piazza Scala, di fronte alla sede del Comune. In circa un centinaio hanno sfidato il freddo per protestare sotto le finestre del sindaco, con cartelli, striscioni e fischietti. "L’inquinamento non è calato, il lavoro sì", "La Giunta Pisapia è la più cara che ci sia", ‘Col referendum ci avete imbrogliato, il pedaggio non era monetizzato’ e ‘+ Area C - posti di lavoro’ sono alcuni dei cartelli esposti durante la manifestazione organizzata dal neonato Comitato Commercianti Contro Area C.

"Chiediamo che il ticket venga accorciato alle 17.30’’, ha spiegato le rivendicazioni dei manifestanti Giorgio Montingelli, presidente del Coordinamento delle Associazioni di via e tra i promotori del Comitato. "Questa è la base dei commercianti che e’ arrabbiata - ha continuato - che ha visto dimezzare i propri guadagni e che è stata costretta, o lo sarà , a licenziare i dipendenti’’. Montingelli ha anche commentato l’incontro odierno tra l’amministrazione e la delegazione di Confcommercio e Unione del Commercio. ‘’Il presidente Sangalli ha incominciato a trattare con il Comune - ha detto -. Ci sono stati dei timidi passi avanti. La nostra manifestazione vuole dare al presidente ancora più forza nella trattativa’’. Numerosi gli esercenti che hanno preso la parola per esporre la propria situazione. ‘’Ho un bar con dieci dipendenti in via Celestino - ha raccontato ad esempio Gaetano Totaro, arrivato con tutta la famiglia -. I miei incassi sono crollati di oltre il 30% da quando il ticket ha debuttato e sono stato costretto a lasciare a casa tre dipendenti. Ci stanno mettendo in ginocchio" 

LA RICHIESTA - I commercianti chiedono una "finestra" di due ore su area C per lo shopping, il giovedì pomeriggio: accesso libero alla Cerchia dei Bastioni dalle 17.30 per chi vuole fare acquisti e per compensare il calo di fatturato dei negozi del centro legato al nuovo pedaggio. La proposta è stata presentata dal presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, e da una delegazione dell'Unione stamani al sindaco Giuliano Pisapia e agli assessori al Commercio Franco D'Alfonso, alla Mobilità Pierfrancesco Maran e alla Qualità della vita Chiara Bisconti in una riunione a palazzo Marino.

«Area C - ha spiegato al termine dell'incontro il vicepresidente di Confcommercio Simonpaolo Buongiardino - riguarda un'area di 8 chilometri quadrati, pari al 4% della superficie di Milano ma in cui si trova il 25% delle attività commerciali cittadine, poco meno di 10mila, che producono oltre il 50% del fatturato del territorio comunale. È un motore importante, e la riduzione del flusso di persone in Area C sta andando ben al di là delle aspettative di un meno 20%. Per questo abbiamo chiesto di trovare delle modalità per riportare flussi di persone in area C».

L'attenzione dei rappresentanti della categoria si è concentrata sulla «fascia del tardo pomeriggio, fra le 17.30 e le 19.30, in cui si registra una flessione di 8mila veicoli, un flusso che aumenta subito dopo le 19.30», quando termina il periodo di funzionamento del pedaggio. La proposta è quindi di anticipare, per un giorno la settimana, l'orario di accesso gratuito in centro alle 17.30: sarebbe il «giovedì dello shopping», in cui i negozi prolungherebbero l'orario di apertura alla sera e il Comune potrebbe parallelamente proporre iniziative culturali e di intrattenimento o agevolazioni per l'ingresso a teatri, cinema, musei. «Un incontro molto positivo quello di oggi», spiegano tutti i partecipanti al tavolo di stamani, ma l'amministrazione si è riservata di valutare come dare corso alla proposta. «Speriamo di fare il primo giovedì dello shopping fra tre settimane», dice D'Alfonso, ma Maran frena: «La verifica su Area C è semestrale, prima dei sei mesi nessuna modifica sugli orari».