Milano, 2 febbraio 2012 - Un girotondo intorno a Palazzo Marino, "per chiedere di terminare Area c alle 17.30", una pagina di giornale contro area C, insegne spente per una sera, "per far vedere che mortorio che diventerà
il centro tra 6 mesi" e l'intervento di Stricia la notizia, "che ci puo' dare il giusto rilievo mediatico". Si tratta di alcune delle azioni contro Area C che i commercianti di zona 1 sono pronti a mettere in campo da subito, "perchè questa tassa ci sta uccidendo: con un calo di vendite del 50% ci tocca licenziare dipendenti se non chiudere del tutto".

Questa mattina, durante l'assemblea in via dei Bossi i negozianti hanno steso un programma per far battaglia al sindaco e "alla sua giunta radical chic che vuol solo far cassa". L'assemblea, però, ha voluto essere "assolutamente apolitica", infatti il consigliere comunale della Lega Nord Alessandro Morelli non è stato fatto intervenire: messa ai voti, la sua partecipazione attiva è stata nettamente bocciata. Tra le priorità del neonato "comitato commercianti contro area C" c'è la creazione di un sito e l'organizzazione di un girotondo a palazzo Marino martedì prossimo alle 20. In attesa di veder annullare area C, i negozianti, assieme a tutti i residenti che vorranno partecipare, con urla e cartelli chiederanno al sindaco da piazza della Scala di spostare l'orario di fine Area C dalle 19.30 alle 17.30, "per permettere quelle due ore di acquisti per noi preziose" come ha spiegato Giorgio Montingelli, delegato dell'Unione del Commercio.

Bocciata l'idea della "serrata generale", anche solo per un giorno al mese, "perchè le grandi marche non aderirebbero e nessuno si accorgerebbe". E'  stata invece ben accetta la proposta di spegnere per una sera tutte le insegne, "un buio che sarà quello del centro che il sindaco devastando". Con qualche perplessità per la spesa, è stata approvata l'idea di comprare un pagina sui maggiori giornali "per spiegare la nostra disperazione: il centro non e' una mucca da mungere", continuando a farlo anche raccogliendo firme contro Area C nei negozi, ad esempio, parlando con i clienti e con i fornitori. E' necessario anche "informare di più che l'area C non c'è nei week-end e che ci danneggia", con dei volantini da appendere magari fuori dalle proprie vetrine.

Quanto al rimborsare del costo di Area C per invogliare i cittadini a venire comunque in centro, c'e' chi lo sta gia' facendo da singolo e chi ci sta meditando, ma l'assemblea ha bocciato l'idea, "faremmo un gran favore a Pisapia che ci guadagna e poi è organizzativamente infattibile. Se ne approfitterebbero". L'idea di chiamare Striscia la Notizia, è giunta alla fine, come ultima ancora di salvezza, una voce dalla platea che però è stata accolta con entusiasmo da quasi tutti e messa ai voti è stata approvata.