Milano, 26 gennaio 2012 - Paolo Maurizio Ferrari, fermato oggi nell'ambito dell'inchiesta sui 'No Tav', fu', nel 1974, il primo esponente delle Brigate Rosse, formatesi un paio d'anni prima, ad essere arrestato. Nato a Modena il 29 settembre del 1945, dopo aver trascorso l'infanzia e l'adolescenza nella comunità di 'Nomadelfia', nel 1968 si trasferisce a Milano dove trova lavoro alla Pirelli e dove viene in contatto con i nascenti gruppi dell'estrema sinistra.

Nel 1972 viene licenziato dalla Pirelli ed entra in contatto con le nascenti Br di Renato Curcio, Mara Cagol e Alberto Franceschini. Poi il trasferimento a Torino e le prime 'azioni' a partire dal sequestro del sindacalista della Cisnal Bruno Labate, rapito il 12 febbraio del 1973 alle 9,30 del mattino sotto casa in via Baiamonti a Torino, 'interrogato', rapato a zero e lasciato in mutande legato al cancello di Mirafiori dopo 6 ore con l'accusa di far parte di uno "pseudosindacato fascista".

Il secondo sequestro, la mattina del 10 dicembre dello stesso anno: ad essere 'prelevato' sempre all'uscita di casa in corso Tassoni, e' Ettore Amerio, capo del personale della Fiat Mirafiori. Amerio rimane nelle mani dei sequestratori 8 giorni chiuso in un garage non lontano dallo stabilimento, in via Castelgomberto. Il dirigente viene poi abbandonato in piazza Zara dove prende un taxi per tornare a casa. Ferrari viene quindi arrestato a Firenze, per una 'soffiata' mentre va a casa della fidanzata il 28 maggio del 1974.  In auto gli investigatori trovano un volantino Br con la rivendicazione del sequestro Sossi, rapito a Genova il 18 aprile del 1974 e rilasciato a Milano il 23 maggio.

E la prima condanna (12 anni) arriva proprio per il concorso nel sequestro Sossi. Al processo, nel 1978, contro il nucleo storico delle Br, legge un proclama del gruppo e ne viene considerato 'il portavoce'. Poi nel 1979 e' uno dei protagonisti della rivolta nel carcere dell'Asinara e rimedia un'altra condanna. Nel 1984 mette in atto uno sciopero della fame ma non si 'pente' ne' si dissocia e sconta quindi tutta la pena senza 'sconti' e senza presentare istanze per accorciare la detenzione. Non usufruisce neppure della possibilita' della semi libertà o di permessi. Uscito dopo aver scontato la pena nel 2004, prima
dell'arresto di oggi e' stato segnalato ad una manifestazione davanti al carcere dell'Aquila nel 2007 contro il regime del 41 bis
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