Milano, 26 gennaio 2012 - A quanto pare alla Giunta comunale non è proprio riuscito di far tesoro dell’inventario di disagi e effetti paradossali lasciato in eredità dal vecchio Ecopass. Non ancora. Non, almeno, nei sei mesi trascorsi tra l’insediamento di sindaco e assessori e l’avvio di Area C, la congestion charge che da Ecopass ha ereditato area di applicazione e varchi.


Già, perché dopo i residenti in centro (in via Appiani e via Parini, per l’esattezza) che non pagano il pedaggio se si limitano a entrare in Area C per posteggiare l’auto sotto casa, ecco spuntare i residenti in centro che il pedaggio sono invece costretti a pagarlo due volte: pagano sia per rientrare a casa e posteggiare l’auto sotto la finestra sia per circolare in Area C. Origine di tanta grazia, nel primo caso, la mancanza delle telecamere nei varchi che presidiano le due vie Appiani e Parini: «Abbiamo scelto di non investire in videosorveglianza, quei residenti hanno un piccolo vantaggio ereditato da Ecopass» ha spiegato l’assessore Pierfrancesco Maran.
 

Origine dell’ingiustizia, nel secondo caso, è l’infelice viabilità della zona. Infelicità alla quale non si è ancora riusciti a porre rimedio. Con buona pace dei residenti vessati, che hanno scritto a Il Giorno, consigliandoci di fare un sopralluogo. Consiglio accolto. A scriverci sono stati alcuni residenti ai civici 14,16,17,18, 19 e 21 di via Cappuccini, la via tra corso Venezia e viale Majno, inclusa in Area C. Quei residenti sono cioè considerati residenti del centro e, come tutti, pagano la congestion charge solo quando superano i varchi per far ritorno verso casa. Non devono pagano se girano in auto all’interno di Area C.


Peccato, invece, che paghino sia se escono dal centro storico e vi fanno rientro sia se decidono di spostarsi all’interno dello stesso centro. Andiamo con ordine. L'elenco dei numeri civici non è fine a se stesso. È proprio dal 14 che via Cappuccini diventa a senso unico: la si può percorrere solo in direzione viale Majno, quindi, in uscita dal centro. Questo fa sì che il residente in uno di quei 7 civici della via, se intende rimanere in centro, è costretto dalla viabilità a svoltare a sinistra, in via Vitali, percorribile nel senso di marcia opposto rispetto a quello di via Cappuccini.
 

Ma in via Vitali, il nostro residente, si imbatterà in un bel varco di Area C. Sì, stavolta con tanto di telecamere. Se non si fosse capito: il residente in quei 7 civici di via Cappuccini pagherà l’ingresso in Area C benché non avesse alcuna intenzione di uscirvi e di farvi rientro. Pagherà per circolare in centro. Perché la viabilità lo costringe ad uscire. I tecnici di Palazzo Marino sono al lavoro per ovviare all’inconveniente. Una situazione paradossale che, si badi, non riguarda in via eccezionale solo via Cappuccini ma la bellezza di una quarantina di altre vie. Perché Palazzo Marino non ha provveduto agli accorgimenti del caso prima che entrasse in vigore Area C?

Si doveva a tutti i costi partire il 16 gennaio? Ma la domanda che in questi giorni hanno posto i residenti ai vigili è stata un’altra: «Come possiamo evitare un pagamento ingiusto». Le risposte ricevute da questi residenti? Apriamo il cassetto delle lettere. A qualcuno è stato detto: «Faccia il pezzo a marcia indietro». Oppure: «Copra la targa con un fazzoletto». Per poi passare a consigli come: «Invece che parcheggiare nel suo box, parcheggi fuori, nelle vie adiacenti in modo da non essere costretto a passare sotto le telecamere». 
Ma non  è finita - stando alle lettere dei nostri lettori - c’è chi si è sentito dire: «Cosa si lamenta? Se si è potuto pagare la casa lì può pagare tranquillamente il ticket giornaliero anche se non le spetterebbe». Non male. Area C. Come se Ecopass non avesse insegnato nulla. Area C. Come «corrida».
 

giambattista.anastasio@ilgiorno.net