Milano, 21 gennaio 2012 - Tre itinerari a preferenza ciclistica. Regolati da appositi cartelli. Con un limite di 30 chilometri all’ora per le auto. In attesa delle piste ciclabili vere e proprie e dei fondi per finanziarle. Il Consiglio di Zona 3 è pronto a proporre al Comune un piano alternativo di mobilità su due ruote. I tre itinerari sono già stati messi nero su bianco. Il primo va da piazza Durante a piazzale Susa passando per viale Lombardia, piazza Piola e sfruttando i due controviali di viale Romagna. Il secondo va da via Bassini a piazza San Gerolamo, passando per via Valvassori Peroni, via Tajani e via San Benigno. Il terzo, il più complicato da realizzare, parte da piazzale Lavater e arriva in piazza Risorgimento, passando, da nord a sud, da via Ramazzini, via Frisi (o via Lambro), via Melzo, via Poerio e via Goldoni.

Ad annunciare progetto e itinerari è stato il presidente della Zona 3, Renato Sacristani, durante l’ultima assemblea pubblica su Area C. «Il Comune per ora non ha tutti i soldi necessari per finanziare le piste ciclabili — spiega il numero uno del “parlamentino” —. Non possiamo aspettare che vengano realizzate piste ciclabili così costose. Il Cdz sta studiando tre percorsi con precedenza alle bici e limite di 30 all’ora per le auto». Ieri pomeriggio il piano è stato discusso per la prima volta nella commissione Mobilità, presieduta da Dario Monzio Compagnoni (Pd).
 

Due le alternative sul tavolo: realizzare delle Zone 30 a preferenza ciclistica o delle Zone a traffico limitato con precedenza per le due ruote. I tre itinerari sarebbero collegati a ulteriori percorsi ciclabili già esistenti, ad esempio quello di viale Argonne, utili per raggiungere il centro storico senza usare l’auto. «Le nostre linee di indirizzo sono strettamente legate all’avvio dell’Area C — sottolinea Monzio Compagnoni —. Vogliamo puntare su itinerari a preferenza ciclistica perché per le piste ciclabili servono tanti soldi e bisognerà aspettare del tempo». Tra gli itinerari ciclistici ideali, i controviali di viale Romagna. «Lì — precisa il presidente della commissione Mobilità — basterebbe mettere un’adeguata segnaletica orizzontale e verticale che indichi la preferenza ciclistica e il limite3 di 30 all’ora per le auto». L’idea di rendere ciclabili i controviali di viale Romagna era stata lanciata l’aprile scorso dall’ex assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli, ma il progetto era rimasto solo sulla carta. Tant’è. L’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran promuove il piano della Zona 3: «Tutti i controviali della città, da viale Romagna al percorso della filovia 90-91 fino a viale Fulvio Testi possono essere utilizzati per dare precedenza alle bici e realizzare delle Zone 30».
 

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net