Milano, 16 gennaio 2012 - Goico Jovanovic, il nomade fermato in Ungheria per aver travolto e ucciso con un Suv a Milano il vigile urbano Nicolò Savarino, mentre era in fuga, telefonò alla donna 'prestanome' a cui era intestato il fuoristrada per offrirle 200 mila euro se si fosse assunta una responsabilità nell'omicidio. ''Sei nei guai, con la tua macchina hanno commesso un omicidio, ti do 200 mila euro se mi copri'', le avrebbe detto in sostanza il giovane, stando a quanto risulta dall'ordinanza di custodia cautelare.

 

I TESTIMONI - Almeno un testimone avrebbe visto uno dei due occupanti del Suv, prima che iniziasse il breve inseguimento che ha portato all'omicidio del vigile, parlare con un uomo attraverso un finestrino, nel parcheggio della Bovisa. L'indiscrezione emerge dal riserbo degli investigatori sulle indagini, e avvalora l'ipotesi, spesso adombrata, che i due occupanti del veicolo si fossero recati in quel luogo proprio per qualche losco affare. Che gli occupanti del suv fossero due, poi, particolare ancora non confermato dagli inquirenti, lo renderebbe certo non solo la testimonianza del collega di Savarino, ma anche la donna cui dopo l'omicidio i fuggitivi fecero spostare gentilmente l'auto per posteggiare la loro. La donna, infatti, avrebbe raccontato che vide scendere dal mezzo un uomo, quello che le chiese di spostarsi, dal lato passeggero.

 

IN ATTESA DI ESTRADIZIONE - È in corso la trasmissione formale dal ministero della Giustizia italiano a quello ungherese del mandato di arresto europeo per Goico Jovanovic, il 24enne nato in Germania arrestato sabato sera per l'omicidio di Nicolò Savarino. La formalizzazione della trasmissione degli atti, per ora eseguita solo per via informatica data l’urgenza dell’arresto, prelude all’estradizione dell’indagato in Italia, in modo che il gip Giuseppe Vanore, che ha firmato il mandato, possa fissarne l’interrogatorio di garanzia. Il giovane è accusato di resistenza a pubblico ufficiale e omicidio volontario aggravato dalla qualifica di pubblico ufficiale della vittima.

 

LE INDAGINI - Sul movente dell’omicidio, al di là dell’ovvia reticenza del 24enne a subire un controllo alla luce dei precedenti penali, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, sostenendo che stanno ancora indagando  in merito. Continua anche la ricerca del complice di Goico Jovanovic: a quanto si apprende l'uomo, identificato, in un'occasione è stato addirittura intercettato dagli investigatori, ma poi non ha più utilizzato lo stesso telefono. Da quanto trapela, si tratterebbe del "capo" del 24enne, con il quale sarebbe scappato verso l'Ungheria dopo l'omicidio.

 

AUTOPSIA DEL VIGILE - Rinviata l’autopsia sul corpo di Niccolò Savarino, in attesa che venga nominato un difensore d’ufficio per Goico Jovanovic. Questo perché l’autopsia è un atto di indagine irripetibile e all’indagato dev’essere data la possibilità, a titolo di garanzia, di nominare un proprio consulente per partecipare all’esame autoptico. Il pm Mauro Clerici non ha ancora stabilito la data. Proprio per questo, i funerali si terranno in città entro la fine della settimana. I genitori, arrivati venerdì dalla Sicilia nella casa di Rho del fratello della vittima, hanno infatti accettato che Palazzo Marino si faccia carico delle spese della ceriminia funebre, come deciso dalla Giunta. La famiglia ha inoltre chiesto che Savarino venga sepolto nel paese d'origine.