Milano, 9 gennaio 2012  - E’ scoppiato il caos alla prima assemblea pubblica dedicata al confronto tra Amministrazione e cittadini sull’Area C, la congestion charge che dal prossimo 16 gennaio interesserà il centro storico di Milano. L’appuntamento con la Zona 1, ovvero con quella direttamente interessata dal provvedimento, e quindi con i residenti all’interno della Cerchia dei Bastioni, non è di fatto nemmeno entrato nel merito dell’Area C: la sala del CAM, dove era stata convocata la seduta, si è infatti rivelata troppo piccola per accogliere i residenti e circa un centinaio sono rimasti in strada.

L’esasperazione già montata per essere a pochi giorni dall’attivazione di una ‘rivoluzione’ del traffico che costringera’ molti cittadini a prendere le misure con il pagamento di un ticket per il rientro a casa (i residenti hanno 40 accessi gratuiti all’anno) è quindi esplosa e i partecipanti hanno protestato rumorosamente anche al grido di ‘buffoni’.

Hanno tentato in tutti i modi di gestire la situazione l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, e il responsabile dell’ufficio rapporti con la città Paolo Limonta, prima proponendo una replica dell’assemblea a domani, poi ipotizzando un trasferimento in strada, infine promettendo una nuova convocazione per domani sera alle 21 alla Camera del Lavoro. I residenti hanno manifestato in tutti i modi il proprio malcontento, ora per il provvedimento in sé, ora per la cattiva gestione dell’appuntamento; molti ne hanno comunque approfittato per confrontarsi tra loro in piccoli gruppi col risultato di una serie di discussioni accese e anche di liti tra sostenitori e detrattori dell’Area C.