Milano, 17 dicembre 2011 - Quindici progetti di parcheggi sotterranei verso la revoca. Ad annunciarlo ieri durante la commissione Lavori pubblici del Comune e a margine è stato l’assessore ai Lavori pubblici Lucia Castellano. I silos che con ogni probabilità non verranno mai realizzati sono localizzati soprattutto nel centro storico e in Zona 3. Vediamo nel dettaglio. All’interno della Cerchia dei Bastioni i parcheggi che dovrebbero rimanere solo sulla carta sono cinque: Santa Maria Valle, Zecca Vecchia, Saffi Est, Saffi Ovest, Baracca. Ma sono sotto esame, e alla fine i progetti potrebbero essere cancellati, anche i silos previsti in Castello-Lanza, Montello, Paleocapa, Fontana-Beccaria ed Edison. In un documento del Consiglio di Zona 1 viene chiesta l’eliminazione anche dei parcheggi di San Vittore, Morandi, Palestro e Oberdan.

 

Quattordici localizzazione che la Castellano ha sempre giudicato possibili «ferite per la città» perché collocate in luoghi critici del centro e perché se fossero realizzati quei silos attirebbero all’interno della Cerchia dei Bastioni un numero maggiore di auto, mentre la Giunta Pisapia, con l’introduzione della congestion charge dal prossimo 16 gennaio, punta a ottenere l’obiettivo opposto: eliminare dal centro almeno 20 mila auto al giorno. La Castellano, intanto, sta analizzando anche la situazione di altri progetti di parcheggi sotterranei, in particolare nella Zona 3. Qui le proteste dei residenti contro i silos sono tra le più accesse e i comitati tra i più combattivi. Un attivismo provocato anche dalla cancellazione del progetto di silos in piazzale Lavater, che è costato all’amministrazione comunale più di un milione di euro dopo un accordo trovato con l’impresa che avrebbe dovuto realizzarlo.

 

I silos in Zona 3 verso la revoca sono Canaletto e Bacone. Sotto esame Bernini e Rio de Janeiro. Le decisioni ufficiali saranno comunicate dall’assessore in Cdz 3 il prossimo 12 gennaio. Fuori dalla Zona 3, nel quartiere San Siro, viene data come ormai improbabile la realizzazione del parcheggio in largo Gavirate. In commissione Lavori pubblici, intanto, la Castellano sottolinea che «la chiusura delle ferite aperte in città sarà valutata caso per caso» anche in base alla fattibilità economica dell’operazione. Sì, perché per ogni parcheggio cancellato il Comune dovrà pagare una penale. Per quelli i cui lavori sono stati già aggiudicati, si parla di un milione di euro a silos. Per i parcheggi ancora solo sulla casa, la penale dovrebbe essere minore. In Comune, comunque, per i 15 parcheggi che dovrebbero essere cancellati gira già una stima di massima sull’ammontare delle penali: dieci milioni di euro. Ma se questi soldi saranno effettivamente spesi, cosa dirà la Corte dei Conti?