Milano, 1 dicembre 2011 - Anche i carabinieri nelle stazioni della metropolitana per garantire la sicurezza dei passeggeri e del personale Atm. Bruno Rota , presidente dell’Azienda di trasporto, ha annunciato ieri l’accordo raggiunto con il prefetto Gianvalerio Lombardi: «L’ho incontrato per riferirgli la preoccupazione per i nostri dipendenti. Per questo, il prefetto ha previsto da ora e per tutto il periodo natalizio, particolarmente intenso per il nostro personale, dei presidi fissi» in nove stazioni della metropolitana. Nel dettaglio, i carabinieri presidieranno, sulla linea verde, la stazione di Famagosta, e sulla linea rossa quelle di Molino Dorino e Bisceglie. La polizia di Stato presiederà quelle di Duomo e Sesto Primo Maggio, sulla rossa, e di San Donato, linea gialla. Infine, la polizia locale quelle di Cadorna, Loreto e Centrale, tutte sulla linea verde.

 

Le aggressioni e le minacce a dipendenti Atm sono state — secondo i dati ribaditi ieri dal presidente Rota durante l’audizione alla seduta congiunta delle commissioni comunali Mobilità e Partecipate — 57 nei primi 6 mesi del 2011. Furono 152 nel 2010, 141 nel 2009 e 137 nel 2008. Settantatre le aggressioni fin qui registrate nel 2011 sui mezzi di superficie. Se ne erano contate 89 nel 2010 e 147 nel 2009. «I nostri dipendenti — spiega Rota — si trovano ad operare in una situazione giuridica labile».

 

Divisi e addetti alla Security Atm a parte (107 uomini), la sicurezza sulle banchine del metrò e sui mezzi Atm è demandata alle telecamere. È fornito di impianti di videoregistrazione il 43% dei treni del metrò (70 in numeri assoluti), il 52% dei bus (780) e il 36% dei tram (140). La linea rossa è quella meglio attrezzata, col 70 per cento di treni dotati di impianti di videoregistrazione. Quindi la linea gialla, col 30 per cento dei treni e la verde col 20 per cento.

 

Rota ha affrontato poi il tema-portoghesi: «In metropolitana abbiamo un’evasione superiore al 2% fin qui stimato e più vicino alle medie europee»: la media italiana è del 19.3%. Possibile che presto si debbano inserire i titoli di viaggio nei tornelli anche per uscire dalle stazioni del metrò, non solo per entrarvi. Quindi, il potenziamento dei mezzi pubblici. Prima un’ammissione: «La sperimentazione del nuovo sistema di sicurezza ci ha impedito di garantire il potenziamento dei mezzi in caso di chiusura al traffico dell’area Ecopass (come previsto dall’ordinanza comunale poi revocata ndr). E una volta in vigore Area C (16 gennaio 2012 ndr) non potremo garantire più di 3-4 treni in più sulla rossa». Oggi i treni in servizio sono 43. Poi un’ipotesi di intervento: per decongestionare la concentrazione di passeggeri in alcuni momenti della giornata, Rota non esclude la sperimetazione di un biglietto a tariffe differenziate a seconda delle fasce orarie di utilizzo. «Il problema non è solo far pagare chi non paga - dice il numero uno di Foro Bonaparte — ma anche come ottenere una modulazione dei flussi. Una possibilità potrebbe essere la graduazione delle tariffe per fasce orarie».