Milano, 20 settembre 2011 - Il San Raffaele dovrebbe presentare la richiesta di concordato preventivo il prossimo 10 ottobre, ovvero quattro settimane dopo il termine concordato con la Procura di Milano l'estate scorsa. Il ritardo nel deposito del piano di salvataggio fa ipotizzare che la richiesta di fallimento dell'ente ospedaliero sia sempre piu' vicina.

Da quanto si e' appreso, un legale che rappresenta il gruppo ospedaliero si e' recato dai giudici della sezione fallimentare di Milano per comunicare che per il  prossimo 10 ottobre e' previsto il deposito del concordato
preventivo per salvare l'ente travolto da quasi un miliardo di debiti (1,5 mld se si considerano i cosiddetti impegni di firma). Il 15 settembre scorso era il termine concordato con il Tribunale fallimentare e i pm Luigi Orsi e Laura Pedio, titolari di un'inchiesta sul polo ospedaliero, per presentare un piano di salvataggio.

Tuttavia, la scorsa settimana i consulenti del gruppo, ovvero l'avvocato Franco Gianni e Orlando Barucci dello
studio Vitale & Associati, avevano chiesto piu' tempo per mettere a punto la richiesta. Si era parlato di sei settimane ma poi i vertici del gruppo ormai in quota al Vaticano si erano impegnati a fare in fretta. Ecco, quindi, che la proposta verra' depositata in quattro settimane.

DAI PM - Dalle 16 una riunione tra l'ex ministro Giovanni Maria Flick, consigliere del San Raffaele, e il professor Alberto Alessandri, uno dei legali del gruppo, con i pm di Milano Laura Pedio e Luigi Orsi, titolari
dell'inchiesta sul polo ospedaliero che rischia un fallimento da un miliardo di euro. Al centro dell'incontro ci dovrebbe essere il concordato preventivo che la Fondazione intende depositare alla sezione fallimentare entro il 10 ottobre. Dall'altra parte, invece, i due pm stanno valutando di presentare una richiesta di fallimento.

"PRESO ATTO DELL'IMPEGNO" - I pm di Milano Luigi Orsi e Laura Pedio hanno ''preso atto'' dell'impegno dei vertici del San Raffaele di depositare la domanda di ammissione del concordato preventivo il prossimo 10 ottobre, chiarita durante la riunione, durata oltre un'ora, che si e' tenuta nell'ufficio del pm Orsi e ha registrato anche la presenza del procuratore aggiunto Francesco Greco. Al termine Alessandri, alla domanda dei giornalisti se i Pm avessero accettato la proposta, si e' limitato a rispondere: ''La Procura non accetta e non rifiuta''.

Dopo l'incontro, il procuratore aggiunto Greco e i due sostituti si sono riuniti per un'altra ora, molto probabilmente
per decidere la prossima mossa da fare che negli ambienti giudiziari appare scontata, e cioe' che a breve verra'
presentata l'istanza di fallimento. Da quanto si e' saputo, gia' domani Alessandri dovrebbe consegnare ai pm altra documentazione relativa al piano di salvataggio e alla situazione patrimoniale della fondazione, gravata da circa 1 miliardo di debiti