Milano, 8 settembre 2011 - In atteggiamenti teneri con una amica in un ristorante: insultata e picchiata, con tanta violenza da rendere necessaria una corsa in ospedale. Secondo Aurelio Mancuso, presidente Equality e Italia Rosaria Iardino, del coordinamento nazionale delle donne del Pd, l’aggressione subita ieri sera da una 29enne lesbica avrebbe uno sfondo omofobo. L'episodio è avvenuto intorno alle 23 all'esterno di un ristorante milanese.

 

In base a quanto ricostruito da Mancuso e Iardino, il comportamento di “due ragazze lesbiche che si fotografavano e si scambiavano teneri gesti d`amore” veniva “commentato ad alta voce e con riprovazione” da un uomo seduto in un tavolo vicino. "A un certo punto una delle due donne lesbiche reagisce e risponde verbalmente ai commenti" spiegano Mancuso e Iardino. I due continuano nella ricostruzione dell'accaduto: "Nel giro di pochi secondi l`uomo si alza e scarica sulla malcapitata una raffica di pugni, urlando tutti gli insulti possibili. Le persone intorno rimangono paralizzate e poi tentano di arginare l`aggressore che reagisce violentemente e cerca di colpire anche altre persone”.
 

 

Alle 23.26, un altro avventore del locale chiama la polizia che arriva sul posto. Gli agenti spiegano anche che dopo aver sferrato i pugni, l’uomo e la donna che era con lui si sono allontanati in direzione della fermata del metro. Intanto la 29enne, colpita al volto, perdeva sangue dal naso e i sanitari del 118 intervenuti hanno deciso di trasportarla in codice verde all’ospedale San Carlo per controlli. Al momento sembra che le vittime non abbiano sporto denuncia e al polizia risulta l’intervento della pattuglia solo per “una lite per futili motivi”. Mancuso però precisa che a conferma del movente omofobo “ci sono le testimonianze di molti avventori”.

 


“Questo episodio, come altri avvenuti negli ultimi tempi a Milano, segnalano quanto poco in questi anni si sia fatto per costruire strumenti di prevenzione e di repressione della violenza nei confronti delle donne, delle persone lgbt, di tutti i soggetti ritenuti deboli” denunciano il presidente Equality e l’esponente del coordinamento nazionale delle donne del Pd, sottolineando che “la responsabilità politica ricade tutta sulle spalle della passata giunta Moratti che ha sempre ignorato questi episodi”.

 


“E`, quindi, ora necessario che l`attuale amministrazione, che ha pronunciato parole chiare sulla necessità di recuperare nella società milanese un forte senso di solidarietà e condivisione nei confronti delle persone che sono più colpite da questo tipo di violenze, prosegua con decisione nell`individuazione di campagne, azioni, servizi che rendano Milano una città sicura, per tutte e per tutti".