Milano, 31 agosto 2011 - La procura di Monza, che indaga sul presunto giro di tangenti per le aree ex Falck e Marelli, ha disposto nuovi accertamenti per stabilire se il prezzo pagato nel 2005 dalla Provincia di Milano per acquistare il 15% delle quote dell’autostrada Milano-Serravalle dal gruppo Gavio si stato o meno congruo.
Gli inquirenti hanno nominato un commercialista che dovrà rileggere i documenti dell’operazione Serravalle ed hanno acquisito i documenti dell’inchiesta aperta presso la Corte dei Conti della Lombardia sull’acquisto della Milano-Serravalle da parte della Provincia.

Palazzo Isimbardi, infatti, si aggiudicò le quote dal gruppo Gavio a quasi 9 euro l’una, quote che a Gavio erano costate meno di 3 euro. Riguardo al filone d’inchiesta sulla Milano-Serravalle è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di concorso in corruzione il manager di Intesa Sanpaolo, Maurizio Pagani, il quale, secondo l’imprenditore Piero Di Caterina, avrebbe partecipato ad alcune trattative segrete per stabilire la plusvalenza dell’operazione che in parte sarebbe stata poi versata anche a Penati.
 

Intanto, domani, in Procura verrà interrogata nuovamente l’ex responsabile dello sportello Edilizia del Comune di Sesto San Giovanni, Nicoletta Sostaro. Da quanto si è saputo, inoltre, l’udienza davanti al tribunale del riesame di Milano che deve decidere sulla richiesta di arresto per Penati, non verrà fissata probabilmente prima di metà settembre.