Roma, 27 luglio 2011 - "Le origini dell’indebitamento dell’ospedale San Raffaele di Milano appaiono estranee ai settori della ricerca e dell’assistenza sanitaria. Oggi si tratta di fare luce su questi aspetti e, nell’interesse dell’ospedale, non posso che esortare tutti i responsabili del San Raffaele, a cominciare da don Luigi Verzè, a cui mi legano sentimenti di profondo affetto e gratitudine, a collaborare pienamente con i nuovi amministratori”. Sono le parole del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, intervenuto al Senato sulla crisi finanziaria dell’ospedale San Raffaele di Milano.

E ha aggiunto: "Ai nuovi consiglieri di amministrazione, espressione di realtà sanitarie di eccellenza e di istituzioni finanziarie e imprenditoriali di area cattolica, e ai loro consulenti spetta il compito di arrivare a un quadro chiaro della situazione contabile e la responsabilità di elaborare un efficace piano di ristrutturazione nei termini concessi dall’autorita’ giudiziaria, al fine di proseguire l’alta missione dell’istituto”. A questo proposito “lasciano ben sperare le recenti dichiarazioni di disponibilità di esponenti di istituzioni bancarie creditrici del San Raffaele, che sono essenziali per continuare a garantirne la liquidita’ per l’attivita’ corrente in queste delicate settimane”.

 

CONTRIBUTI DA ENTI PUBBLICI E PRIVATI - Fazio ha poi illustrato i contributi versati da enti pubblici e privati a sostegno dell’attività del San Raffaele. “I costi dei 1.083 posti letto dell’ospedale per circa 57 mila ricoveri l’anno, più l’attività ambulatoriale e quella clinico-universitaria sono coperti dai contributi della Regione Lombardia e delle altre Regioni (quasi un terzo dei ricoverati non sono cittadini lombardi) che nel 2010 hanno erogato al San Raffaele 390 milioni di euro”.  Inoltre, anche l’attività di ricerca è “in equilibrio finanziario”: secondo i dati forniti da Fazio, “nel 2010 i finanziamenti hanno superato i 54 milioni di euro, provenienti da varie fonti pubbliche e private, italiane e internazionali, come il Ministero della Salute, la Fondazione Telethon, la Fondazione Cariplo, l’European Research Council e il National Istitute of Health statunitense”. 

 

GOVERNO FARA' IL POSSIBILE - Il Governo continuerà a seguire con la “massima attenzione” l’evoluzione della situazione del San Raffaele, pronto ad operare, “nell’ambito delle proprie competenze, per favorire la messa in sicurezza delle attività sanitarie e di ricerca del San Raffaele, da ritenersi un patrimonio irrinunciabile per il nostro Paese”. Il ministro Fazio ha spiegato che “lasciano ben sperare le recenti dichiarazioni di disponibilità di esponenti di istituzioni bancarie creditrici del San Raffaele, che sono essenziali per continuare a garantire la liquidità per l’attività corrente in queste delicate settimane”.