Milano, 16 giugno 2011 - Si torna a parlare dell’opportunità o meno, di esporre il Crocifisso, ma stavolta non più nelle scuole, ma negli immobili della Regione Lombardia. Oggi, durante la riunione della VII Commissione cultura in Consiglio regionale lombardo si è discussa la proposta di legge presentata dal gruppo della Lega Nord che impone l’obbligo di esporre l’immagine del crocifisso in tutti gli immobili di proprietà della Regione Lombardia. La Commissione si è chiusa con l'auspicio della presidente Luciana Ruffinelli (Lega) a costituire un gruppo di lavoro che metta a confronto maggioranza e opposizione.

 

AMMENDA PER INADEMPIENTI - Nel documento presentato, il pdl numero 74, si impone l’obbligo di appendere in tutte le sedi dell’istituzione regionale l’icona religiosa: in quattro articoli sono riassunti il valore culturale del crocifisso quale “simbolo della nostra civilta’, della nostra identita’, della cultura”, vengono riportate sinteticamente le sentenze emesse dalla giurisprudenza italiana ed europea in questo ambito, ed infine, il valore dell’ammenda per gli inadempienti, una sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di 120 a un massimo di 1200 euro.

 

STRUMENTALIZZAZIONE - Il Pd parla di strumentalizzazione del tema e della giurisprudenza in merito: "Un conto - hanno osservato Fabio Pizzul e Mario Barboni - è sancire un diritto, un conto è fissare doveri e obblighi come chiede questo progetto di legge".  Dello stesso parere il Segretario provinciale di Rifondazione Comunista e Portavoce della Federazione della Sinistra Antonello Patta, che ha dichiarato: “La Lega Nord da una parte continua a presentare proposte politiche che niente hanno a che fare con i valori del cristianesimo, e che, anzi, al contrario, tendono a fomentare l’egoismo sociale a puri fini di strumentalizzazione politica; dall’altra, con proposte come quella fatta oggi in commissione cultura regionale, tenta di accreditarsi come la forza politica che difende il cristianesimo come caposaldo dei valori della civiltà europea e occidentale". Imporre di esporre il crocefisso, ha aggiunto Giuseppe Civati, "è del tutto analogo a imporre di toglierlo".