Milano, 06 maggio 2011 - Bancarotta fraudolenta e truffa aggravata: questi i capi d'imputazione per cui Achille Caproni dovrebbe scontare 18 anni di carcere. Latitante dal 2000, Achille Caproni – imprenditore 73enne ed ex presidente della holding Compagnia Generale Industriale, fallita nel 1983 – è stato arrestato nella cittadina tedesca di Bad Nenndorf. Stava progettando nuovi investimenti immobiliari a Berlino quando la polizia tedesca lo ha trovato in questa città vicino ad Amburgo nella casa della compagna di 66 anni a cui era intestata l'abitazione. Sembra che dopo il crac che lo aveva coinvolto, Caproni sia scappato in Sudamerica. Lo testimonierebbe un passaporto venezuelano ritrovato nella sua abitazione. Gli investigatori della Squadra Mobile di Milano hanno seguito i movimenti dei parenti di Caproni e poi hanno fornito ai colleghi tedeschi l’indirizzo esatto in cui andarlo a prelevare.

Figlio di Giovan Battista Caproni, fondatore della celebre industria aeronautica varesina, Achille era presidente della holding Compagnia Generale Industriale quando nel 1983 è fallita. E' stato condannato per bancarotta e a varie truffe a vari istituti di credito e società finanziarie: tutte operazioni avviate già tra gli anni ‘70 e ‘80. Per il crac colossale della sua azienda – 30 miliardi di debiti – Caproni è stato indagato dalla Guardia di Finanza. Le Fiamme gialle avevano poi scoperto che l'imprenditore aveva distrutto i libri contabili già dal 1978 e aveva trasferito svariati miliardi dall'azienda ad amici.

Nei giorni scorsi si è tenuta a Milano l’ennesima udienza per rivalutare la sua posizione. Stavolta, al prossimo incontro con i giudici, ci sarà anche l'imprenditore già condannato che potrebbe rispondere di nuove accuse.