Milano, 5 aprile 2011 - Comasina, dieci giorni dopo. La metropolitana è arrivata il 26 marzo, i parcheggi chiesti a gran voce dai residenti no. I lavori in superficie sono tutt’altro che conclusi: per ora, è in funzione solo un’uscita, gli operai stanno ultimando muretti e scale d’accesso in altri due punti. I nuovi binari del tram che arriva da Limbiate sono già entrati in azione, quelli vecchi sono stati coperti in fretta dalle auto in sosta.

Pronte le pensiline per gli autobus, non ancora le barriere fisse che delimitano la banchina: per ora, c’è solo una dozzina di transenne. Work in progress, nonostante il prolungamento della linea gialla, che comprende anche la fermata Dergano e le due di Affori, sia stato ufficialmente inaugurato. Non c’è traccia del parcheggio di interscambio: una parte del cantiere che affaccia su largo Abbagnano è sotto sequestro, visto che a gennaio la polizia provinciale vi ha rinvenuto rifiuti ferrosi. Metropolitana Milanese, la società comunale che ha curato progettazione e direzione lavori della tratta, ha effettuato in tempi rapidi le analisi del caso; ora si attendono quelle della Procura, indispensabili per sbloccare l’impasse. «A giorni dovrebbero arrivare», fanno sapere da MM.

A quel punto, potranno riprendere i lavori per realizzare circa 230 posti auto a raso, cioè in superficie, «che dovrebbero essere completati in un paio di mesi». Entro l’estate, saranno operativi i primi posteggi per i pendolari in arrivo dall’hinterland. «Li stiamo aspettando - sbotta Gabriele Tieghi, presidente del battagliero comitato Comasina -. Ringraziamo l’Amministrazione per il metrò, ma ora bisogna completare l’opera. In fretta». Il giorno del taglio del nastro, i residenti hanno organizzato una rumorosa protesta, con tanto di fischietti e vuvuzelas: «Il Comune aveva fatto delle promesse, ma ora continua a rimandare. E il caos è tutto da vedere».

 

Si ferma un’auto in via Comasina: «È aperta la metropolitana?», chiede uno dei passeggeri. «Sì», replica a mezza bocca Tieghi. Come dire, il sogno di raggiungere il centro in pochi minuti «piuttosto che impiegare un’ora» si sta trasformando in un incubo. «Le macchine sono dappertutto - aggiunge Augusto Fancello, rappresentante di un’altra associazione di quartiere - e tolgono spazio anche alle nostre». Il vicino parcheggio del centro sportivo A.C. Bruzzano è stato preso d’assalto: «Fino a due settimane fa, lì la mattina non c’erano vetture in sosta». Eppure, di proposte alternative ne sono state vagliate eccome. «Si era parlato di pass speciali ai residenti, che ci avrebbero consentito di posteggiare sulle strisce blu». Idea tramontata. Quella dell’autosilo multipiano di corrispondenza resta in stand-by: «Forse vedrà la luce nel 2014 - afferma Marco Granelli, consigliere comunale del Pd -. La spesa prevista per quell’opera è stata posticipata al biennio 2012-2013, con un importo complessivo di 61,4 milioni di euro». E ancora, «qualche mese fa - prosegue Tieghi - Palazzo Marino ci aveva chiesto di indicare strade da adibire a parking provvisori a meno di trecento metri dalla fermata: tutto è rimasto lettera morta».

Tra i luoghi ipotizzati, anche un’ex area verde, in corrispondenza dello svincolo della A4 Milano-Brescia: «Qualcuno ci ha già pensato...». In effetti, tra gli arbusti spunta una monovolume. «È inevitabile. La gente arriva qua e crede di trovare posto». Di posto, però, non ce n’è, «quindi ognuno si arrangia come più». Di vigili se ne vedono pochi, «e ne avremmo un gran bisogno per gestire il traffico».