Milano, 16 febbraio 2011 - Per vedere un'auto mobile, oppure una motocicletta, parcheggiare sottoterra in piazza Sant’Ambrogio bisognerà aspettare fino ad aprile 2013. E pensare che il primo via libera al parking da 649 posti, distribuiti sui 5 piani interrati, è datato gennaio 2000.


A firmarlo è l’ex sindaco Gabriele Albertini. Quando nel 2006, a Palazzo Marino, arriva Letizia Moratti, il piano parcheggi viene rivoltato come un calzino. Molte opere vengono riviste, altre cancellate, altre ancora compaiono per la prima volta. Il progetto di Sant’Ambrogio, invece, resta così com’è, nonostante il problema degli scavi archeologici, le raccolte firme e i pareri tecnici avanzati dai residenti per fermare il parking.

Il primo cronoprogramma è lapidario: partenza a novembre 2009, fine lavori a febbraio 2011. Previsione ottimistica, forse persino velleitaria, perché nel 2010 la Procura blocca tutto a causa del disegno mancante sulla risistemazione di una parte della piazza. E’ l’ultimo ostacolo che l’assessore al Lavori pubblici, Bruno Simini, deve superare. Lo fa, modificando il progetto e aggiungendo un lotto di lavori in superficie per 400mila euro, denaro che fa lievitare il costo dell’intervento fino a 22 milioni e 216mila euro.


Poco male. L’opera non costa nulla all’amministrazione, perché è realizzata in project financing: le spese sono a carico dei privati che gestiranno il posteggio per i prossimi 35 anni. Il cantiere, adesso, è vivo. E un display luminoso fa il countdown dei giorni che mancano all’inaugurazione dell’opera.


C’è voluta tutta la tenacia di Simini per arrivare fino a qui, accanto alla presa di posizione, interamente politica, del sindaco Moratti. E’ lady Letizia, dopo aver cancellato il parking alla Darsena, a pronunciare nel settembre 2010 una parola risolutiva sul piano parcheggi, parlando di “ferite aperte” che sarebbero state “tutte quante sanate”, con un esplicito riferimento a Sant’Ambrogio. Ecco perché Simini, ora, può cantare vittoria: “Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo che era quello di avvalerci della costruzione del parcheggio per sottolineare la vocazione pedonale di piazza Sant’Ambrogio. Da tempo questa piazza è un’area di cantiere ma credo che tutti ricordino in che condizioni versava il sagrato, quando le macchine venivano parcheggiate ovunque e disordinatamente. Grazie alla riqualificazione avremo invece piante, verde, meno auto, più vivibilità e rispetto per la sacralità di un luogo simbolo di Milano”.


Quando l’opera sarà conclusa, i 649 posti saranno così suddivisi: 581 per le auto 347 box per residenti, al prezzo 65mila euro ciascuno) e 68 per le moto. Già definite anche le tariffe: 2,50 ero per le prime 4 ore, 2 euro per le successive 4 e 1,5 euro per tutte le ore seguenti. Un’ultima curiosità, il parking non sarà costruito con il solito sistema dei tiranti. Allo scopo di tutelare la basilica di Sant’Ambrogio sarà utilizzata una nuova tecnica, decisamente meno invasiva.