Milano, 5 febbraio 2011 - Seconda domenica senza auto. Ieri i dati dell’Arpa sui livelli di Pm10 hanno certificato per il ventitreesimo giorno consecutivo la pessima qualità dell’aria che si respira a Milano: la centralina di via Senato, quella assunta come riferimento dal Comune, ha segnato in media un valore di 120 microgrammi su metro cubo per la giornata di giovedì; numeri nettamente al di sopra del livello di guardia anche al Verziere (106 µg) e in zona Città Studi (78 µg). Non va meglio nell’hinterland: 94 µg ad Arese, 78 a Limito di Pioltello. Inevitabile, domani, un altro blocco del traffico, dalle 8 alle 18, con le stesse modalità di domenica scorsa. Nessuna deroga per i commercianti, che avrebbero preferito misure più soft per far fronte al giorno di apertura straordinaria di negozi e centri commerciali.

Niente da fare. L’unica concessione del sindaco Letizia Moratti è stata la finestra oraria di ieri, dalle 10 alle 12: in mattinata, anche i veicoli per il trasporto merci Euro4 senza filtro antiparticolato hanno potuto avere accesso alla Cerchia dei Bastioni per fare carico e scarico; divieto confermato, invece, per i mezzi a benzina da Euro0 a 2 a quelli alimentati a diesel da Euro0 a Euro 3. Domani, Atm potenzierà il servizio di trasporto pubblico: ventuno treni straordinari, più tutor in metrò per distribuire più rapidamente i biglietti. Inoltre, è stato predisposto un servizio navetta tra la stazione Famagosta della linea 2 della metropolitana e il Forum di Assago, dove a mezzogiorno si disputerà l’incontro di basket tra Armani Jeans e Angelico Biella. Un po’ di tregua anche per i residenti dell’area Ecopass: da ieri (e in futuro da lunedì a sabato se il blocco dovesse continuare) i proprietari di auto a benzina Euro1 e Euro2 e i diesel Euro3 e 4 possono circolare. Insomma, la situazione non migliora. E, con altri quattro giorni sopra il limite consentito, Milano avrà già esaurito il bonus dei trentacinque giorni l’anno imposto dall’Unione Europea.

 

Duro il commento del Codacons: «Le deroghe concesse ai commercianti - ha affermato il presidente Marco Maria Donzelli - sono una resa incondizionata alla lobby dei commercianti». Le richieste dei consumatori sono note ormai: «Bloccare la circolazione di tutti i veicoli, in tutta la città, e chiudere le scuole fino a che l’inquinamento non sarà sceso». Poi, qualche consiglio: non uscire in bici, evitare l’esercizio fisico all’aperto, usare i mezzi pubblici. E un invito ai genitori: «Tenete i figli a casa». A proposito di genitori, quelli «anti-smog» si ritroveranno oggi alle 11 in piazza della Scala per protestare contro le misure adottate dal Comune. Oltre al traffico automobilistico, nel mirino anche una delle misure inserite nella fase due del piano «Aria pulita»: quella di abbassare da 20 a 19 gradi la temperatura degli impianti di riscaldamento. Ieri, l’inchiesta del Giorno aveva evidenziato che spesso sono proprio uffici e strutture pubbliche a non rispettare la direttiva sindacale: «Noto con piacere - ha sottolineato il governatore Roberto Formigoni - che la temperatura in Regione è più bassa rispetto alle altre sedi istituzionali sondate». In effetti, al Pirellone il nostro termometro ha segnato 20 gradi, contro i 24 di Palazzo Marino e i 23 dell’Anagrafe di via Larga: «Continuiamo a dire con chiarezza a chi lavora in Regione quali sono i limiti che non devono essere superati».