MILANO

 "Arcimboldo artista milanese - Tra Leonardo e Caravaggio"

Torna l'Arcimboldo a Milano, con la sua arte stravagante, bizzarra, che fa sorridere. Torna l'Arcimboldo in una mostra che s'inaugura giovedì 10 a Palazzo Reale e che si pone l'obiettivo, più di altri allestimenti già dedicatigli in passato, di spiegare la sua formazione artistica. Lo mette già in chiaro il titolo "Arcimboldo artista milanese -Tra Leonardo e Caravaggio": Arcimboldo nacque a Milano nel 1527, al secolo Giuseppe Arcimboldi, figlio di Biagio, pittore alla Fabbrica del Duomo. Figlio d'arte dunque, ma classico caso in cui il pargolo supera il padre-maestro per fama e bravura. A Milano conobbe l'arte di Leonardo, dal quale ha tratto ispirazione, si dice, soprattutto dalle sue caricature di teste umane; caricature che l'Arcimboldo elabora in modo originale, usando i frutti della Natura per comporle. Estro che lo porta a essere tra i primi a lanciare un nuovo tema pittorico, quello della "natura morta". Qui per me il motivo dei sorrisi: non perché tale natura sia ridicola in sé, ma per la fantasia di essere rappresentata in modo così "vivo"! Comunque, proprio il tema della natura morta a sua volta ispirerà Michelangelo Merisi, il Caravaggio, nato in questa stessa città e che alle origini della famiglia (Caravaggio, appunto, in provincia di Bergamo) deve il suo soprannome.
A Palazzo Reale, oltre ai dipinti più famosi dell'Arcimboldo (il ciclo dei Quattro Elementi, delle Quattro Stagioni, le teste "reversibili", cioè guardabili anche sottosopra) ci saranno anche bozzetti e disegni di Leonardo e Girolamo della Porta, oltre a un'opera di un artista contemporaneo, l'americano Philip Haas: 5 metri di vetroresina, ovviamente ispirati al bizzarro pittore milanese.
Orari: 09.30-19.30 (lunedì 14.30-19.30; giovedì e sabato 09.30-22.30). Fino al 22 maggio.

Palazzo Reale, piazza Duomo 12, 02875672, www.comune.milano.it/palazzoreale/

 

Impressionisti. capolavori della Collezione Clark. Fino al 19 giugno

Per la prima volta in Italia 73 capolavori dallo Sterling and Francine Clark Art Institute, USA. Sarà Palazzo Reale di Milano la prima tappa dell’eccezionale e inedito tour mondiale dei capolavori della famosa collezione americana del Sterling and Francine Clark Art Institute, di Williamstown, Stati Uniti, che comprende grandi opere francesi del XIX secolo, con stupendi dipinti di Pierre-Auguste Renoir, Claude Monet, Edgar Degas, Édouard Manet, Berthe Morisot e Camille Pissarro. La mostra si terrà dal 2 marzo al 19 giugno 2011 e conterà 73 opere dei maestri francesi dell’Ottocento. Successivamente la collezione Clark sarà ospitata in Francia, al Musée des Impressionnismes di Giverny, dal 13 luglio al 31 ottobre 2011, in Spagna, alla CaixaForum di Barcelona, dal 18 novembre 2011 al 12 febbraio 2012, e proseguirà nei maggiori musei di tutto il mondo. Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, l’evento è promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, vanta il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Consolato Generale degli Stati Uniti di Milano e della Camera di Commercio Americana in Italia ed è organizzato dallo Sterling and Francine Clark Art Institute, insieme a Palazzo Reale e Arthemisia Group.

Lo Sterling and Francine Clark Art Institute nasce nel 1955 a Williamstown, New England, Massachusetts, grazie a Robert Sterling Clark, uno degli eredi del patrimonio delle macchine da cucire Singer, e alla moglie Francine Clary Clark, che insieme acquistarono il nucleo principale della collezione fra il 1910 e il 1950. Il fiore all’occhiello dell’istituzione è la sua collezione di dipinti francesi oltre a capolavori europei e americani che vanno dal Rinascimento alla fine dell’Ottocento. Dopo Madrid, ventuno di questi capolavori giungono a Milano per l’appuntamento dedicato agli Impressionisti come corpus centrale di un innedito e suggestivo percorso che, accanto ai dipinti di Renoir, Monet, Degas, Manet, Morisot e Pissarro, include altresì opere fondamentali dei pittori barbizonniers quali Jean-Baptiste-Camille Corot, Jean-François Millet, e Theodore Rousseau, dei maggiori pittori accademici del tempo quali William-Adolphe Bouguereau, Jean-Léon Gérôme e Alfred Stevens, e di post-impressionisti quali Pierre Bonnard, Paul Gauguin e Henri de Toulouse-Lautrec. La mostra è curata da Richard Rand, Senior Curator presso lo Sterling and Francine Clark Art Institute e il percorso espositivo, organizzato con la consulenza scientifica di Stefano Zuffi, è articolato in dieci sezioni incentrate sui temi fondamentali che testimoniano le innovazioni stilistiche e tecniche della seconda metà dell’Ottocento: Impressione, Luce, Natura, Mare, Città e campagna, Viaggi, Corpo, Volti, Società e Piaceri.
Orari: lunedì 14.30-19.30, martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30, giovedì e sabato 9.30-22.30. La biglietteria chiude un'ora prima.

Palazzo reale, piazza Duomo, www.impressionistimilano.it

 

VIGEVANO (Pavia)

"Dentro l'Ultima Cena: il Tredicesimo Testimone" fino al 1 maggio 2011

Il capolavoro vinciano sarà al centro di un’inedita rilettura che, attraverso strumenti e archivi interattivi e multimediali, offrirà al pubblico un viaggio imperdibile alla scoperta della storia e dei misteri di una delle opere simbolo dell’arte. Dal 30 ottobre 2010 al 1° maggio 2011, nelle Scuderie ducali del Castello di Vigevano sarà allestito un percorso che, grazie a sofisticati strumenti interattivi e digitali, offrirà al visitatore un’innovativa rilettura dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, regalandogli il ruolo di spettatore privilegiato - quasi a fianco dei dodici apostoli - nella scoperta dei molteplici significati che quest’opera racchiude; da qui il titolo della mostra: "Dentro l'Ultima Cena: il Tredicesimo Testimone".

L’iniziativa promossa dalla “Leonardo 2015 srl” e dal Consorzio A.S.T - Agenzia per lo Sviluppo Territoriale di Vigevano, e realizzata da Euphon, Gruppo Mediacontech e da Studio Azzurro, il patrocinio del Comune di Vigevano, della Provincia di Pavia e il contributo della Fondazione Banca del Monte di Lombardia e della Regione Lombardia, è parte integrante del progetto “Leonardo e Vigevano” iniziato nel 2008 con un fitto programma di mostre, laboratori, esperienze multimediali, percorsi storico-ambientali, degustazioni e acquisto di prodotti agricoli, coniugando la valorizzazione dei beni culturali con la capacità attrattiva del territorio. Il tredicesimo testimone è concepito come uno strumento di analisi del capolavoro vinciano, conservato nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano, e condurrà i visitatori a relazionarsi in prima persona con l’opera leonardesca. Accanto a momenti di approfondimento e di analisi storico-filologiche, l’allestimento privilegerà il canale emozionale, attraverso un percorso multimediale e interattivo, in cui l’utilizzo delle nuove tecnologie modificherà le convezioni di fruizione culturale mediante un itinerario propedeutico alla visione finale del Cenacolo, analizzando i numerosi aspetti connessi al capolavoro di Leonardo.

La visita offrirà la possibilità di scegliere fra tre differenti livelli di partecipazione: uno più tradizionale, di tipo cinematografico, in cui si visioneranno informazioni e contenuti multimediali seguendo uno schema impostato come un racconto; uno intermedio, interattivo, in cui il visitatore strutturerà il proprio percorso di scoperta e comprensione del capolavoro attingendo in maniera autonoma alle varie possibilità di approfondimento; infine, un livello maggiormente attivo e partecipativo, nel quale si avrà la possibilità di raccogliere e condividere immagini e dettagli del percorso attraverso un database, che si arricchirà grazie al contributo delle persone.

Le sezioni centrali saranno caratterizzate da un particolare allestimento: un set, ovvero uno strumento emozionale, adatto a leggere, analizzare e vivere in prima persona aspetti legati alla realizzazione dell’Ultima Cena. Ognuno di questi set sarà costituito da alcuni strumenti come una superficie di proiezione, su cui scorrerà un film, un tavolo archivio di consultazione per gli approfondimenti, un raccoglitore, in grado di captare immagini totali e particolari del film, per riportarli sul tavolo archivio, dove sarà possibile visionarli e rielaborarli. 

Orari: dal martedì alla domenica, dalle 09.30 alle 18.30. Lunedì non festivo chiuso; la biglietteria chiude un’ora prima. Ingresso: intero € 8; ridotto € 6,50; speciale scuole € 3. Fino al 1° maggio. Tutti i sabati e le domeniche è possibile partecipare ai laboratori pensati per le famiglie con bambini e per gli adulti. L’inizio dell’attività è alle 15.30 con il laboratorio e a seguire la visita guidata. La durata complessiva è di circa un'ora e mezza. Il costo (che include l'ingresso alla mostra, l'attività di laboratorio e la visita guidata) è di € 8 per i bambini e di € 13 per gli adulti.

Scuderie Ducali del Castello, informazioni e visite guidate: 02 43353522, www.leonardoevigevano.it

 

PAVIA

Cranach, Tintoretto, Bernini e i capolavori della Galleria nazionale di Arte Antica di Trieste - Fino al 17 luglio

l 14 dicembre 1957 si apriva nelle sale del castelletto del Parco di Miramare la Galleria Nazionale d’Arte Antica, grazie all’acquisizione, avvenuta tra il 1955 e il 1957, della collezione di tele e tavole - riconducibili alle principali scuole pittoriche italiane tra Cinquecento e Settecento - appartenute al senatore Piero Mentasti, uno dei protagonisti, con la sua galleria d’arte contemporanea l’Arcobaleno, dell’ambiente culturale veneziano. Il castelletto si rivelò tuttavia angusto per un’adeguata esposizione delle opere e la Galleria fu chiusa nel settembre del 1960. L’acquisto nel 1975 di palazzo Economo nel centro della città, destinato a sede della Soprintendenza, rese quindi possibile la collocazione delle opere a Trieste. L’indisponbilità attuale di questi stessi spazi, che non permette l’esposizione al pubblico della collezione, rende particolarmente preziosa l’occasione che la città di Pavia offre ai propri visitatori. Presentare in un’esposizione temporanea la collezione permanente della Galleria Nazionale d’Arte Antica di Trieste è infatti l’occasione per viverla e farla vivere anche e soprattutto come momento di puro piacere, di ammirazione, di appropriazione della bellezza.
Tra i capolavori della raccolta non può non essere ricordato il dipinto Ritratto di gentiluomo con barba, attribuito a Tintoretto, su conferma di Rodolfo Pallucchini, che lo ritiene uno di quei ritratti “eseguiti dal vero con grande rapidità e con una succosa pasta pittorica verso il 1550”.

Sempre appartenente alla collezione Mentasti è lo straordinario Cristo deposto di Bernini, circonfuso di luce soprannaturale, abbandonato di scorcio su alcuni massi, reso dal maestro - che negli ultimi anni di attività si cimentò spesso su questo tema - con effetti di grande immediatezza realistica.
La politica di acquisti della Galleria andò ad arricchire la collezione di un altro capolavoro: l’opera di Lucas Cranach il vecchio, che apre il percorso espositivo. Il dipinto illustra un celebre brano delle Metamorfosi di Ovidio, la drammatica conclusione della vicenda che vede legati Diana e Atteone. La mostra è dunque un viaggio attraverso stili, generi e soggetti della nostra cultura artistica, caratterizzato da una scelta collezionistica di ambiti e tematiche particolarmente eclettica e per questo di grande respiro.
Orari: da martedì a venerdì: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00; sabato, domenica e festivi: 10.00 – 13.00 / 14.00 – 19.00. La biglietteria chiude 30 minuti prima della chiusura delle sale espositive. Biglietti: intero euro 7,00.

Scuderie del Castello Visconteo, viale XI Febbraio 35, www.scuderiepavia.com

 

BRESCIA

"Semplice e compleasso" fino al 29 maggio

 "Semplice e complesso" è una mostra interattiva su disordine, complessità e caos, ideata e realizzata dall’ Ufficio Promozione e Sviluppo Collaborazioni del CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche. Attraverso divertenti esperimenti eseguiti con materiali di uso comune, la mostra avvicina il grande pubblico ad argomenti di grande attualità nella ricerca scientifica, quali complessità, disordine e caos. I temi presentati si prestano ad approfondimenti in un’ampia gamma di discipline: la meteorologia, la climatologia, la fisica statistica, l’idrodinamica, la biologia evolutiva, l’economia, la sociologia, per la divulgazione dei concetti di energia, forza e sostenibilità ambientale. Nel maggio del 2008 ha ricevuto il premio come “Best Exhibition” al Shanghai Science and Technology Festival, ed è stata visitata, in soli otto giorni, da oltre 70.000 persone che, spinte dalla curiosità, si sono appassionate alla scoperta dei contenuti scientifici degli exhibit in mostra. Studenti, anziani, bambini e adulti si sono lasciati coinvolgere dai giovani animatori scientifici cinesi in questo entusiasmante viaggio di scoperta. Tariffe: visita Guidata (durata 1,5h) ordinario 5 €, ridotto fino a 18 – oltre i 65 anni 3 €, famiglia 12 €. Fino al 3 marzo.

AmbienteParco, largo Torrelunga 7 (piazzale Arnaldo), 030361347, www.ambienteparco.it 

 

REZZATO (BRESCIA)

Nel ritmo del tempo. Spostarsi, comunicare, giocare. Vivere tra velocità e lentezzaDisegni di bambine e bambini del mondo realizzati dal 1966 al 2010. Fino al 21 ottobre

Galleria di immagini di prodotte da bambini e bambine del mondo dal 1966 al 2010. Dice Elena Pasetti, direttrice PInAc:“Frugando curiosi nei cassetti dell’archivio abbiamo trovati tutti i tempi che la vita prevede. Quali ritmi abbiamo ascoltato? Tutti i ritmi che orecchie e cuore, corpi e pensieri sanno danzarePer scegliere fra seimila opere le quarantanove da esporre ci siamo Lasciati chiamare dai lavori che più intensamente si sono proposti alla nostra ricerca. Eccone un elenco : Tempo dell’attesa sicura, dei giorni di vita, della corsa sfrenata. Tempo di essere malati e annoiati , di dare un calcio al pallone, della nonna che dorme, del pensiero e della concentrazione, del gioco d’azione Tempo del giorno di festa, della banda che suona, della semina in risaia, dell’inverno nevoso, del grigio e del vuoto, della tempesta marina, del tramonto del sole , di una sera d’estate, della notte stellata Tempo degli astri celesti, del racconto biblico e della liturgia quaresimale, tempo del cavaliere nero di mettersi in maschera, del ritmo danzato dei Mohai dell’Isla cilena. Tempo d’aspettare che abbocchi o di correre per non perdere il viaggio Tempo della leggenda narrata, della storia lontana, del futuro sognato, del futuro temuto, della guerra subita, della cronaca e della storia. Tempo della bandiera tricolore, tempo per coltivare l’Europa. Tempo del grande orologio che fa tic tac… ” .

PinAC, via Disciplina 60, www.pinac.it