Milano, 2 gennaio 2011 - Nel 2010, in Lombardia, polveri in diminuzione, ma siamo ancora molto oltre le soglie consentite. Milano, Monza e Brescia i capoluoghi più inquinati, un pò meglio nei capoluoghi insubrici. Solo Sondrio è rientrata nei parametri europei.

È quanto emerge dal bilancio dell'anno appena trascorso, stilato da Legambiente Lombardia, che ricorda come già «nel primo giorno del 2011 è ricominciata la conta dei superamenti, con un inizio da record: valori oltre tre volte superiori al consentito a Milano e Monza». Dunque, secondo il bilancio di Legambiente, Monza batte tutti i capoluoghi lombardi quanto a giornate di superamento della soglia di 50 microgrammi/mc per le polveri sottili nel corso del 2010:  92 le giornate irrespirabili nel capoluogo brianzolo, contro le 35 tollerate stando ai parametri europei. A seguire: Brescia (89 giornate) e Milano (87). Quest'ultima è 'fuorì, sia pur di poco, anche per
l'altro parametro relativo alle polveri: quello della concentrazione media annua, che per la centralina di via Senato ha fatto segnare una media, calcolata su tutti i giorni di corretto funzionamento delle centraline, pari a 40,6 microgrammi/mc, contro un valore tollerato di 40. A Monza la media si ferma poco sotto, a 40,4, mentre Brescia è sotto per un pelo, a 39 microgrammi/mc.

Degli altri capoluoghi, vanno male Mantova, Bergamo e Lodi quanto a giornate di superamento, superiori alle 70, un pò meglio Pavia, mentre un'aria migliore è quella che soffia ai piedi delle Prealpi, a Varese, Como e Lecco, con valori medi accettabili e un numero di superamenti contenuto, sebbene superiore al valore tollerato. Decisamente migliore la situazione a Sondrio, città che nel 2010 ha respirato un'aria abbastanza buona, con una concentrazione media di polveri pari a 25,1 microgrammi/mc, superando solo 31 volte il valore di 50, nonostante la grande diffusione di stufe e caminetti a legna nel fondovalle valtellinese: dopo il traffico, sono questi i maggiori accusati come fonte di inquinamento da polveri sottili. Non si classifica Cremona, città in cui le centraline
Arpa sono da tempo fuori servizio.

 «Quello che chiediamo, in primo luogo all'Assessore regionale Cattaneo, è di dotare la Lombardia di un programma di potenziamento del trasporto pubblico di ambizioni europee -dichiara
Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia- in questo momento ci stiamo indebitando per fare nuove autostrade: ma è davvero questa la priorità per la nostra regione? Noi diciamo di no: nel confronto con le altre regioni europee, la Lombardia non tiene sul fronte del trasporto pubblico, in primis ferroviario. Per recuperare competitività dobbiamo almeno raddoppiare il numero di viaggiatori che scelgono il trasporto pubblico, anche a costo di rinunciare ad investimenti autostradali davvero inopportuni!' E da ieri - conclude la nota - è ricominciato il conto dei giorni di superamento nel nuovo anno. Se dovessimo misurare gli auspici in base alle misure delle centraline, il 2011 si preannuncia pessimo. Secondo ARPA a Milano si è raggiunto il valore record (mai raggiunto in tutto il 2010) di 157 microgrammi/mc, a Monza 152, a Bergamo 108, 118 a Lodi e 106 a Mantova. L'effetto dei botti di fine anno si è dunque sommato all'inquinamento da traffico, visto
che da giorni a Milano si misurano valori di polveri a tre cifre.