Mialno, 13 novembre 2010 - Un migliaio di persone ha partecipato ieri sera alla fiaccolata in memoria di Luca Massari, il tassista pestato a morte il 10 ottobre scorso dai padroni del cane che, senza guinzaglio, aveva investito. Duecento i colleghi che hanno voluto partecipare alla fiaccolata.

Sui taxi un drappo nero e qualche biglietto: «Luca resterai sempre con noi». Tante anche le famiglie del quartiere Antonini, dove si è consumato il fatale pestaggio. Tante, anche con bambini al seguito. «A dimostrazione — dice Luigi Donato, portavoce dei residenti e organizzatore della manifestazione — che questo non è un quartiere omertoso». Nei giorni successivi all’aggressione, nella zona era stata bruciata l’auto di un testimone. «Abbiamo paura — fa sapere Donato — perché per troppo tempo siamo stati lasciati a noi stessi dal Comune e dalle autorità. Chiediamo più presenza di vigili e forze dell’ordine. Abbiamo paura — ripete Donato — ma non siamo omertosi e la partecipazione alla manifestazione di oggi in ricordo di Luca lo dimostra».

 

Una partecipazione che ha sollevato anche i tassisti: «Ringraziamo il comitato della zona Antonini-Ripamonti perché ci è stato vicino — dice Sergio Traina, 47 anni —. Nulla potrà compensare la perdita di Luca ma fa un grande effetto vedere tutta questa gente in corteo per lui». Come i residenti, anche i tassisti chiedono più presenza dei vigili e delle forze del’ordine nelle periferie: «Gli agenti si vedono solo in centro e in Montenapoleone, mai nelle strade di periferia — si sfogano Pasquale Troisi e Benedetto Gervino —. Le divise devono essere più presenti. A volte si rinuncia alle corse per timore di imbattersi in delinquenti».

E i residenti del quartiere, ieri, hanno lanciato un appello al Comune perché intitoli a Massari i giardini tra via Ghini e largo Caccia Dominioni, l’incrocio in cui il tassista è stato aggredito. Lì si sono ritrovati, ieri sera, i tassisti e gli abitanti del quartiere. Tutti in marcia dietro ad uno striscione: «In memoria di Luca i cittadini del quartiere Antonini-Vigentino». Una delle famiglie degli aggressori ha deposto un mazzo di fiori sul luogo del pestaggio. La madre di Luca ha telefonato, tra le lacrime, a fine manifestazione per ringraziare i presenti. Si era affidata anche a un piccolo pellegrinaggio alla Madonna del Bozzolo a Garlasco per tenere in vita il figlio. Una preghiera per Luca è stata scandita anche ieri sera, prima che i partecipanti si muovessero, fiaccole in mano, per un breve corteo tra via Ghini, largo Dominioni e via Antonini.

 

Dietro lo striscione anche il sindaco di Torrevecchia Pia, il Comune del pavese in cui risiedeva Luca, il vicesindaco Riccardo De Corato, il vicepresidente del Consiglio regionale, Filippo Penati, consiglieri comunali e i candidati alle primarie del Pd. A fiaccolata finita, tassisti e abitanti del quartiere hanno chiesto a De Corato la tutela della polizia locale. Il vicesindaco è tornato a ribadire i tre provvedimenti che la Giunta intende assumere per i conducenti delle auto bianche: il collegamento alla centrale dei vigili e del corpo di polizia privata Securitalia (entro il primo dicembre) e i 500 mila euro a disposizione nel bilancio di Palazzo Marino per incentivare i tassisti a montare telecamere nell’abitacolo. Il vicesindaco ha poi aperto all’intitolazione dei giardini a Massari: «Si può fare, non so in che tempi, ma l’importante è che si faccia». Alcuni tassisti chiedono che sia l’intero largo Dominioni a essere ribattezzato largo Luca Massari. Ribatezzato con quel nome scandito più volte, in coro, ieri, tra gli applausi.