Milano, 11 ottober 2010 - Luca Massari, tassista di 45 anni, sta lottando fra la vita e la morte in Rianimazione al Fatebenefratelli. La sua colpa è quella di aver travolto il cane di un gruppetto di ragazzi, che stazionavano tra Largo Caccia Dominioni e via Antonini, zona Scalo Romano. «Ha ammazzato il nostro cane, mi sembrava che non si fermasse e quando è sceso non so cosa mi è preso. Ho perso la testa». Sono le uniche parole che l’aggressore, Michael Ciavarella, 31 anni, ha pronunciato prima di essere portato via dai poliziotti con l’accusa di tentato omicidio. Sono le 13.20, Michael cammina insieme a un’amica, il cane non è al guinzaglio, scappa e finisce sotto l’auto.

 

Il tassista non si accorge subito di averlo travolto, prosegue per qualche metro, lo trascina per un po’, sente le urla dei ragazzi che gli chiedono di fermarsi, lui frena e scende subito per capire cosa sia successo. Non fa in tempo a rendersi conto e a chiedere scusa che l’aggressore gli sferra un pugno in pieno viso. Massari perde l’ equilibrio, cade e picchia la testa sul bordo del marciapiedi. È a terra, privo di sensi e senza più la possibilità di difendersi. Non si muove, ma il giovane, incalzato dai compagni, lo prende di nuovo a calci e a pugni. Gli spappola la milza, i colpi alla testa gli provocano una grave emorragia, va in arresto circolatorio. Le sue condizioni sono gravissime. Nel reparto di Rianimazione arrivano la mamma, il papà e il fratello di Luca.

 «Che disperazione», ha solo la forza di dire la fidanzata, poi le porte del reparto si chiudono dietro le sue spalle. «L’hanno conciato malissimo - dice il fratello - ha il viso distrutto». C’è spazio solo per il dolore. E per le riflessioni. «Sarebbe potuto capitare a qualsiasi automobilista, ma è chiaro che chi lavora in strada rischia di più». Nereo Villa, segretario del Satam di Milano e provincia, il sindacato di categoria, annuncia battaglia: «Questa situazione è l’indice dello stato di tensione che aleggia nelle grandi città - prosegue Villa -. C’ è un clima di insofferenza verso tutto e tutti, soprattutto da parte di alcuni. Questa aggressione è sconcertante».

 

«I tassisti - afferma ancora - affrontano di tutto, vivono la città di giorno e di notte, conoscono i problemi, i rischi, i tanti pericoli. Però non sanno mai chi hanno di fronte. E in giro ci sono tante persone che ragionano, ma non tutte». Il sindacato dei tassisti ha organizzato per domani un presidio sulla sicurezza in piazzale Cadorna. «Non dobbiamo lasciare soli i tassisti, che svolgono un mestiere pericoloso in una città che si sta incattivendo - dice De Corato -. Quello che è successo oggi è agghiacciante e rappresenta il culmine di una situazione che va avanti da troppo tempo. Domani dunque ascolterò le proposte dei sindacati e dei radio taxi per arrivare insieme a un piano, a una linea da proporre a vari livelli, dal questore al prefetto, al ministro dell’Interno».

Il sindaco Letizia Moratti è andata in serata al Fatebenefratelli. «Voglio esprimere solidarietà e vicinanza alla famiglia - ha detto il primo cittadino - nello sgomento per quello che è successo».