Milano, 9 dicembre- Un calendario di eventi costruito sul “filo della memoria e intorno all’asse della riflessione”.
Milano vuole ricordare i 40 anni della strage di piazza Fontana, nella quale il 12 dicembre 1969 persero la vita 17 persone e altre 88 rimasero ferite. A Palazzo Reale è stato illustrato il programma delle iniziative, coordinate dall’assessorato alla Cultura del Comune di Milano in collaborazione con l’Associazione familiari vittime strage piazza Fontana, l’associazione Aiviter, il Comitato permanente antifascista e Banca Montepaschi di Siena, l’assessore alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory.

 

Aperto al pubblico il salone dell’ex Banca nazionale dell’agricoltura, oggi Montepaschi di Siena, all’interno del quale avvenne la strage. Per l’occasione, la banca senese ha commissionato all’artista Alberto Inglesi una scultura: un tavolo concepito come un quadrante di orologio frammentato idealmente dall’esplosione, simbolo del “lavoro e della vita che continua”.

 

Venerdì 11, il Teatro dal Verme ospiterà il “Concerto per ricordare”, con l’esibizione dei Cameristi e del Coro voci bianche della Scala e una lettura dell’attrice Maddalena Crippa. Il 12 dicembre poi, in occasione dell’anniversario della strage, si snoderà un corteo da piazza Scala fino a piazza Fontana, dove alle 16.37, ora dell’esposione, verranno deposte le corone commemorative. Per quell’ora è previsto anche un minuto di silenzio a bordo dei mezzi Atm. Sempre nella giornata di sabato, a Palazzo Reale, verrà esposta “Un popolo di volti”, opera monumentale di Ernesto Treccani dedicata alla strage di piazza Fontana, che sara’ visitabile fino al 6 gennaio.
 

 

In molti teatri della città, al Litta, al Teatro Officina, all’Argomm teatro e allo Spazio teatro89 diversi gli spettacoli organizzati in questi giorni per commerare le vittime della Banca dell’agricoltura, alle quali saranno dedicati anche appositi angoli con consigli di lettura e approfondimento nelle 24 biblioteche rionali della città.

 

“La memoria individuale e collettiva si annoda intorno a un’idea di libertà che significa dire di no a tutti i fascismi, di destra e di sinistra, ai pregiudizi, e anche a uno stato che continua a non offrirci una esauriente veritaà giudiziaria” ha detto l’assessore comunale alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory, presentando il calendario di eventi.“ Deve essere una giornata che va nella direzione di chi è rimasto, ricordando chi non c'è più. Se ci saraà poca gente, sarà una sconfitta per tutti. Vogliamo trasformare Milano da città del dolore a città della pace” ha aggiunto, rivolgendo un appello a tutti i milanesi a partecipare numerosi.