Milano, energia contagiosa da Fuorisalone: la mappa degli appuntamenti

Ecco la geografia dei distretti che interpretano il design in tutti i suoi nuovi linguaggi fra tempo e spazio

La Design Week torna a stupire

La Design Week torna a stupire

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Milano -  Si riparte con il magnetismo del Fuorisalone, quella miriade di appuntamenti che, sulla carta geografica di Milano, appaiono come una mappa di bandierine colorate in un percorso che ci racconta cosa è il design e come si fonde con la città. E se in tempo di Salone e Fuorisalone (6 - 12 giugno), Milano offre il meglio, alla ripartenza in presenza, dopo due anni di solo virtuale, l’energia e la velocità tutta milanese sono già contagiosissime.

Si comincia a Brera, con il "Brera Design week", il tema di riflessione è "Tra Spazio e Tempo. Progettare il presente e scegliere il futuro". E quindi via al design che interpreta il tempo e lo spazio con Metaverso e Nft. "Il ruolo del designer è quello di aiutarci a comprendere la complessità della realtà, immaginando la relazione tra spazio fisico e virtuale, in una logica di design circolare autosufficiente", spiega Paolo Casati, creativo di StudioLabo e Fuorisalone.it

Altra bandierina sulla mappa: Tortona, storico distretto che ha come protagonisti Tortona Rocks, Base, Superstudio e Tortona Design Week. Tra le varie sedi si snoda un design concettuale che parla di sostenibilità anticipando la necessità di interpretare i cambiamenti in corso nella società. Le 5Vie, zona Santa Marta per intenderci, tornano con l’appuntamento annuale dedicato alle pratiche cross-disciplinari del design, ai collectibles e ai pezzi unici. Quest’anno si svolgerà tutto attorno al fil rouge della co-costruzione di prospettive di senso e di visioni collettive per la progettazione di un futuro condiviso. Le 5Viecome laboratorio per prototipare utopie possibili.

"Isola Design District", invece, parlerà di design come se si trattasse di un festival. "Together As One": 250 tra designer e studi di design internazionali, che si sommano alle gallerie e agli artigiani locali, distribuiti tra 30 location. Posto d’onore spetta ad "Alcova" che bissa in zona Inganni il progetto espositivo ideato da Joseph Grima di Space Caviar e Valentina Ciuffi di Studio Vedèt. Negli spazi dismessi dell’ospedale militare di Baggio nascono sinergie tra designer emergenti, artisti, gallerie e istituzioni.

Rossana Orlandi in via Bandello torna con "Ro Plastic Prize". Nei suoi quattro anni di attività ha contato 1800 partecipanti, di età media di 35 anni, da 60 paesi diversi toccando tutti i 5 continenti. Il premio prevede tre categorie: Urban and Public Design, Educational Social Media, Innovative and Tech Projec. Il Fuorisalone si estende anche un po’ più fuori con "Baranzate Ateliers" che, per il secondo anno consecutivo propone all’interno dell’ex fabbrica Necchi, icona del patrimonio industriale italiano, un percorso espositivo dedicato al design da collezione e all’arte sperimentale.

E, guardando al mondo, interessante la collaborazione studiata da Cristian Confalonieri e Sawsan Mourad con Il Cairo, in uno scambio di sinergie tra realtà solo apparentemente lontane.

 

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