Dall’Acquario ai luoghi di Alcova: il Fuorisalone è sempre più mobile

Il design fa scouting di spazi nuovi e include le periferie rendendo Milano "un villaggio globale"

Fuorisalone

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Milano - Il Fuorisalone diventa ogni anno di più una festa mobile. Non solo prodotto, ma luoghi nuovi, in cui esporre progetti che si mescolano bene con l’habitat. È anche questa la funzione del Fuorisalone: fare scouting di quartieri, luoghi che affascinano per la loro storia e dialogano con gli oggetti di design. Allora cosa non perdere tra i distretti?

Brera avrà 80 spazi tra showroom e gallerie d’arte con nuovi prodotti e installazioni che cercheranno di interpretare il tema dell’anno, "Progettare il presente, scegliere il futuro", del Brera Design District. La designer Cristina Celestino, porterà la sua creatività nello spazio del Fioraio Radaelli, in via Manzoni 16: il suo progetto intitolato "Florilegio" prende ispirazione dal luogo in cui nasce e dal dialogo tra esterno ed interno.

Un posto d’onore spetta al progetto espositivo ideato da Joseph Grima di Space Caviar e Valentina Ciuffi di Studio Vedèt, torna negli spazi dismessi dell’ex ospedale militare di Baggio su un’area di 20 ettari, con il mix di designer emergenti, artisti, gallerie, aziende e istituzioni che ha contraddistinto le precedenti tre edizioni. Si vedranno materiali innovativi, oppure i tessuti che diventano protagonisti di alcune installazioni, ma sempre con interpretazioni fuori dagli schemi.

Luogo storico, Tortona, ha come protagonisti Tortona Rocks, Base, Superstudio e Tortona Design Week.Tra le varie sedi si snoda un design concettuale che parla di sostenibilità anticipando la necessità di interpretare i cambiamenti in corso nella società. Le 5Vie, zona Santa Marta, tornano con l’appuntamento annuale dedicato ai pezzi unici. Quest’anno si svolgerà tutto attorno al fil rouge della co-costruzione di prospettive di senso e di visioni collettive per la progettazione di un futuro condiviso.

Imperdibile la Galleria Rossana Orlandi ormai da anni una delle tappe irrinunciabili per chi cerca cosa vedere al Fuorisalone. E anche per questa edizione conferma la doppia formula: nella sede di via Bandello la ormai irrinunciabile selezione di designer, brand e oggetti e ovviamente arredi che si ispira alle atmosfere dei club underground della New York Anni 70. Si conferma anche per questa edizione Roguiltlessplastic il premio Ro Plastic Prize, riconoscimento che nei suoi quattro anni di attività ha visto oltre 1800 partecipanti, con un’età media di 35 anni, da 60 paesi diversi toccando tutti i 5 continenti per immaginare il riuso della plastica.

 

 

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