Miano, torna 'All you can wear': una borsa intera di vestiti e accesori a 18 euro

Appuntamento con l'iniziativa anti-spreco sabato 3 e domenica 4 settembre in viale Espinasse

All you can wear

All you can wear

Milano -Torna a Milano l'iniziativa anti-spreco 'All you can wear': riempi una borsa di vestiti e paghi sempre la stessa cifra. L'appuntamento è organizzato dalla cooperativa 'Di mano in mano' specializzata nel restauro e nella vendita di mobili, oggetti di antiquariato, modernariato e arte, sabato 3 e domenica 4 settembre in viale Espinasse 99.

Due giorni per dare nuova vita ad abiti e accessori vintage, second-hand e nuovi da stock, aiutando così il pianeta. "Considerato il boom del mercato vintage negli ultimi anni, con negozi spuntati come funghi a Milano, fiere e app online per la vendita e lo scambio, puntare su uno shopping di qualità con un'attenzione al rispetto per l'ambiente - spiegano i promotori dell'iniziativa - è la carta che la cooperativa ha scelto di giocare". Come funziona? Una volta entrati nel negozio si prende una borsa, che ha un costo di 18 euro, e si parte con lo shopping libero. Gli abiti e gli accessori scelti non verranno pagati, ma c'è un limite da rispettare: la borsa può essere riempita fino all'orlo, senza superarlo, per dare la possibilità a tutti di fare shopping. Le borse a disposizione sono mille, un numero calcolato in base alla merce a disposizione. Le shopper che verranno utilizzate per portare a casa i vestiti sono completamente ecosostenibili e realizzate a mano, in parte con materiali di riciclo e in parte provenienti da grandi case di moda, dalla start up Tredici centimetri di Stefania Cifarelli e Gabriella Mondelli.

Si potrà trovare un po' di tutto: dagli abiti alle cinture, dalle borse ai foulard, dalle camicie a collane e orecchini, con una prevalenza di capi per donna, ma ci sarà una buona scelta anche per uomo e bambino. Un mix di articoli vintage, alcuni capi di marchi famosi come cravatte di Dior, second hand e anche qualcosa di nuovo stock. "Abbiamo 25 bancali di vestiti che arrivano da sgomberi, da magazzini che poi sono falliti o da capi resi", spiega Matteo Castaldo di Di mano in mano. "Secondo una stima approssimativa, esaurendo quei 25 bancali di vestiti avremmo un risparmio di 62 tonnellate di anidride carbonica, l'equivalente di a 900 voli andata e ritorno Milano-Roma", continua Castaldo.

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