Milano, 13 giugno 2020 - I milanesi hanno ancora paura del virus e il lockdown ha spento il loro proverbiale ottimismo. Urgono idee per un rilancio. Non può fare tutto la politica. Anche i “corpi intermedi”, le comunità territoriali, le associazioni e i gruppi organizzati sono chiamati ad elaborare proposte e a offrire competenze per consentire a Milano di rivivere il periodo d’oro post Expo.
Piattaforma Milano, associazione di partecipazione civica della grande Milano, ha promosso on-line iniziative pubbliche per coinvolgere le forze vive della società e fare sintesi di sensibilità professionali e categoria. Fattore chiave per ripartire con rapidità è la tecnologia. Milano deve diventare una città all’avanguardia in tecnologie e interconnessione. "La nostra proposta – spiega il presidente di Piattaforma Milano, Carmelo Ferraro – è creare una smart city che gestisca le risorse in modo intelligente, miri a diventare economicamente sostenibile ed energeticamente autosufficiente, attenta ai bisogni dei cittadini". Milano è già una delle città più cablate al mondo. Ma restano sacche della società che non hanno accesso a Internet e tale divario culturale e tecnologico pone la necessità di garantire connessioni gratuite e a bassissimo costo. Le tecnologie dovrebbero essere impiegate per la gestione del traffico, con semafori intelligenti e gestione dei parcheggi e dei pagamenti, e per migliorare la qualità dell’aria monitorando emissioni, consumi e uso delle caldaie.
"La tecnologia – aggiunge Ferraro – dovrebbe incentivare la democrazia elettronica, coinvolgendo i cittadini nelle scelte sul vivere quotidiano. E dovrebbe contribuire a potenziare il sistema dell’istruzione". L’anno prossimo si vota. "Essere un’antenna politica della società civile ci sta portando a pensare a una rosa di candidati sindaci, da cui possa scaturire un candidato che si faccia carico delle criticità di questo difficilissimo periodo".
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