Le lezione di Milano

Dopo le olimpiadi un'altra sfida da vincere: continuare ad utilizzare al meglio i fondi europei

Milano, 3 luglio 2019 - Con il traguardo olimpico centrato da Milano e Cortina, il “sistema Milano” irrobustisce la sua centralità nazionale e internazionale e di qui al 2026 alimenterà il circuito virtuoso delle sinergie pubblico-privato che tanto ha giovato già all’epoca di Expo 2015. Ma il capoluogo lombardo è chiamato a vincere anche un’altra sfida: quella di continuare ad utilizzare al meglio i fondi europei. Milano beneficia attualmente (periodo 2014-2020) di fondi Ue che ammontano, nel complesso, ad oltre 100 milioni di euro, che la città gestisce direttamente o di cui beneficia indirettamente, attraverso interventi negoziati anzitutto con la Regione Lombardia. Nell’ultima riunione della Commissione consiliare Politiche europee, presieduta dal consigliere Pd, Carmine Pacente, si è dato conto di come, grazie al rispetto dei tempi sul Pon Metro (uno dei fondi europei), le risorse per Milano siano aumentate di 2,5 milioni di euro. Milano sta dunque dimostrando di essere all’avanguardia anche nella visione della “Europa delle città”, intesa come valorizzazione delle vocazioni territoriali dei grandi centri urbani.

Pacente, che è stato recentemente nominato Presidente Dipartimento Europa di Anci Lombardia, sottolinea la necessità di ripensare il rapporto tra centro e periferia, «anzitutto chiedendo, nei luoghi decisionali deputati, poteri e risorse aggiuntive per la rigenerazione delle periferie, la qualità dell’aria, la coesione sociale». Tutto ciò passa anche attraverso un ruolo sempre più attivo di Milano a Bruxelles. «L’Europa delle città – aggiunge Pacente – si costruisce con poteri e risorse finanziarie adeguate: per questo è decisivo partecipare oggi ai negoziati con la Commissione europea e con gli altri livelli di governo per definire insieme priorità politiche e risorse per i prossimi 7 anni. I negoziati riguarderanno soprattutto Commissione europea e Stati membri per definire come saranno investite le risorse europee da Stato e Regioni.  E non sarà una discussione di poco conto visto che in ballo c’è la più grande politica di investimenti dell’Unione europea. Milano deve rivendicare una delega di gestione più ampia. E dobbiamo allargare il modello Milano a tutta l’area metropolitana e alle altre realtà lombarde».

 

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