Il Coni: parco olimpico all’Idroscalo di Milano

Malagò incontra Sala: "I Giochi invernali 2026? Milano interessata"

Il presidente del Coni Giovanni Malagò

Il presidente del Coni Giovanni Malagò

Milano, 20 marzo 2018 - Un parco olimpico dall’Idroscalo al centro sportivo Saini di via Corelli, nella periferia est della città. Il presidente del Coni Giovanni Malagò lo definisce «il mio sogno», al termine di un incontro con il sindaco Giuseppe Sala ieri mattina a Palazzo Marino. Un sogno che potrebbe diventare realtà nei prossimi anni ed essere un trampolino di lancio per una candidatura di Milano alle Olimpiadi. Ma meglio non correre troppo.

All'incontro, oltre a Sala e a Malagò, c’erano l’assessore allo Sport Roberta Guaineri, il presidente della Federazione italiana canoa Luciano Bonfiglio e il vicepresidente del Federazione italiana canottaggio. Il numero uno del Coni, al termine del vertice, spiega ai cronisti: «Come Coni siamo molto interessati all’Idroscalo, che è un asset importantissimo. Ci sono problemi di carattere gestionale, c’è il tema della alghe. Ma è l’unico impianto in Italia che ha questi requisiti e vorremmo valorizzarlo il più possibile. Ho chiesto la massima attenzione e sensibilità. Quello che possiamo fare per dare una mano lo facciamo volentieri, coinvolgendo non solo canoa e canottaggio ma tutta una serie di altre federazioni che fanno attività sportiva non solo nell’acqua. Penso al triathlon e all’atletica, oltre a nuoto, vela, sci nautico, surf e motonautica. Il mio sogno è fare dell’Idroscalo un parco olimpico collegato al centro sportivo Saini». Malagò ha incontrato Sala anche per parlare della sessione del Comitato olimpico internazionale (Cio) in programma a Milano nel 2019: «L’apertura della sessione Cio è fissata il 9 settembre 2019 alla Scala. Ci auguriamo di avere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il prossimo 12 aprile, invece, prima riunione sulla sessione».

E le Olimpiadi invernali del 2026? Milano può essere una delle candidate? Malagò parte in dribbling: «Milano è interessata e disponibile. Ma ne abbiamo parlato poco e niente, perché Milano continua a sostenere l’unica cosa a oggi plausibile: è il Coni che deve interfacciarsi con il Cio. Domani (oggi, ndr) andrò a Losanna a parlare anche di questo. È un bene che ci siano più ipotesi di candidatura, più città e aree d’Italia interessate. Ma fino a quando non c’è un Governo parlare di una candidatura lascia il tempo che trova». Quando gli si accenna all’ipotesi di un asse Milano-Torino in vista del 2026, però, Malagò sorride. Quanto all’incompatibilità tra ospitare la sessione del Cio 2019 e avere una città in corsa per i Giochi invernali 2026, il numero uno del Coni ha una soluzione in tasca: «Serve una deroga da parte del Cio».

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