Il razzismo si batte con il coraggio

La politica si ispiri agli "eroi quotidiani" come l'allenatore bergamasco che ha ritirato la squadra per gli insulti ad un calciatore di origine africana

Milano, 30 dicembre 2018

DOMANDA

Il presidente della Repubblica ha consegnato le onorificenze per merito a italiani che si sono distinti per il loro senso civico e l’esempio dato. E mai come quest’anno la dimostrazione dell’impegno nell’integrazione mi sembra sia stato il filo conduttore. Segno che in Italia la questione del razzismo è un tema caldo. Da tempo. Non solo per quei cori beceri durante una partita di calcio. Mi domando che paese stiamo diventando. Sergio, Milano

RISPOSTA

Un paese di eroi o di razzisti? Che razza di paese è l’Italia? Quell’adunanza di persone che il presidente della Repubblica ha premiato per gesti di eroica quotidianità è il vero volto di questa nazione o solo l’esempio di un’élite che vive il suo essere cittadino al di sopra della media che si riversa allo stadio per fare versi belluini a un calciatore? Ora che tutti si sono detti indignati perché la questione è finita in Tv trattandosi di una partita di serie A, ora che tutti si sono detti concordi sulla necessità di prendere provvedimenti, ma si rimpallano le responsabilità, potrebbero ispirarsi a chi ha dimostrato di sapersi prendere le responsabilità. Come Igor Trocchia, allenatore del Pontisola, squadra di calcio giovanile della provincia di Bergamo, che ha ritirato la sua squadra da un torneo dopo che un suo giocatore, tredicenne italiano figlio di genitori del Burkina Faso, era stato offeso con insulti razzisti. Eroi del quotidiano che hanno scelto ricorrendo al coraggio, non al lamento.

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