{{IMG_SX}}Milano, 16 giugno 2009 - Aveva appena finito di annunciare il suo deciso appoggio al candidato del Pdl per la provincia di Milano, Guido Podestà, quando  da Roma gli è arrivata la scomunica del segretario Udc: e così Luca Ruffino non è più da qualche ora Il segretario milanese dell'Udc, che è stat comissariata. 

I suoi manifesti  non lasciavano dubbi suilla sua scelta di campo. Sono 15 mila appesi in citta' e nell'hinterland e il testo e' inequivocabile: 'Luca Ruffino Uomo Di Coerenza vota Podesta''. La sua, quindi,
e' un'indicazione diversa da quella di autonomia di voto a Milano uscita dalla riunione romana con i
vertici del partito (a cui lui non ha partecipato). Il segretario milanese non vedeva pero' un contrasto con la linea dell'Udc perche' nella liberta' di scelta vede la sua liberta' di ''schierarsi con coerenza e con coraggio senza se e senza ma con Guido Podesta'''. Non aveva rinunciato pero' a qualche critica citando Savino Pezzotta e Bruno Tabacci perche' il partito ''in Lombardia - aveva aggiunto - e' stato contraddistinto da un baricentro troppo spostato a sinistra''.
 

Aveva appena finito di parlare quando è stato diffuso il comunicato dell'Udc romana secondo cui "il
segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa, ha nominato il segretario regionale Luigi Baruffi commissario per il comune di Milano, sollevando dall'incarico l'attuale segretario Luca Ruffino''.
 

''Nessuno dica che non si puo' sostenere Podesta' perche' sta con la Lega Nord - ha aggiunto Ruffino - perche' il nostro appoggio c'e' in altre realta' dove Pdl e Lega sono schierati insieme''. Senza arrivare all'esempio del Veneto, nel milanese questo accade ad esempio a Cinisello Balsamo e Arese. Secondo il segretario milanese dell'Udc, se la questione fosse solo di ''opportunita' politica'' la scelta migliore sarebbe stata l'apparentamento con il centrodestra visto che avrebbe portato un consigliere provinciale in piu' e un assessore. Ma anche dal punto di vista della coerenza e dei valori la scelta sarebbe stata comunque quella. Questo non solo perche' l'Udc e' in giunta con Pdl e Lega al Comune di Milano e in Regione. ''Non riesco a capire - ha aggiunto - come si possa fare una partnership con l'Idv e il Prc. Non sono i valori che ci contraddistingono''.
 

''Probabilmente - ha osservato Ruffino subito dopo la lettera di siluramento - il segretario nazionale e il leader del partito sono abituati a degli yesmen. Questo testimonia la pochezza di liberta' all'interno del partito dove bisogna inchinarsi a sua maesta'''. ''Era una bugia allo stato puro che l'indicazione di voto fosse libera tanto e' vero - ha spiegato - che ho fatto una conferenza stampa come iscritto dell'Udc'' e pochi minuti dopo e' arrivata la notizia
del commissariamento.  La liberta' di voto ''era una manovra - ha aggiunto - per propendere per Penati''.  ''Io
- ha concluso - continuero' la mia battaglia a favore di Podesta'. Non mi hanno ancora espulso dal
partito''