{{IMG_SX}}Milano, 18 settembre 2008 - Un grande "Abba vive" scritto con un rullo da imbianchino campeggia sulla carreggiata di largo Cairoli.

 

Sono circa 200 gli studenti che si sono dati appuntamento stamani alle 9.30 per sfilare in un corteo antirazzista promosso dal Coordinamento dei collettivi studenteschi e dedicato ad Abdul Guiebre, il 19enne di colore ucciso sabato notte. Durante la manifestazione molti slogan in ricordo della vittima e momenti di tensione quando il corteo è giunto di fronte al bar che è stata teatro della violenza.

 

Molti ragazzi hanno indossato delle magliette con la foto della vittima, ci sono diversi striscioni su cui si legge: "Dai pacchetti sicurezza ai tagli alla scuola, fermiamo le politiche dell'ignoranza. Contro razzismo e paure" e ancora: "Siamo tutti Abba. Stop racism".
 

Continui, poi, i cori per Abdul come "Abba vive" e "Abba uno di noi", e le contestazioni al sindaco Letizia Moratti fautrice, per gli studenti, di "vere politiche razziste" come "la circolare per non permettere l'iscrizione agli asili ai figli di immigrati".

 

Quando il corteo è giunto di fronte al bar Shining di via Zuretti alcuni manifestanti hanno lanciato sulla saracinesca un secchio di vernice bianca e una bottiglia di vetro. Dopo pochi minuti di tensione la polizia è riuscita a ristabilire la calma e a far proseguire la manifestazione.

 

Al corteo ha partecipato anche la sorella del ragazzo ucciso che ha lanciato un appello affinché eventuali testimoni dell'aggressione si presentino agli inquirenti.