{{IMG_SX}}Milano, 12 settembre 2008 - Tra gli oltre 200 appuntamenti che figurano nel calendario della tredicesima edizione del Milano Film Festival, uno ha il valore di un evento. Si tratta della proiezione dell'intera filmografia di Terry Gilliam, comprese le opere mai distribuite in Italia, che, insieme ad un focus sulla produzione televisiva dei Monty Python (di cui è stato attore, sceneggiatore e produttore) e ad incontro con il pubblico (previsto per domani presso il Teatro Strehler), costituiranno una delle più complete retrospettive sull'attore, regista, sceneggiatore e produttore Usa, intitolata 'The imaginarium of Doctor Gilliam'. E se si tratta dell'appuntamento di maggior rilievo, l'excursus sull'autore statunitense non esaurisce il Festival: in calendario, infatti, figurano proiezioni di tutti i tipi e adatte a tutti i palati.

 

Nelle aree che saranno raggiunte dalla manifestazione, in programma da oggi al 21 settembre, (il Piccolo Teatro e il suo sagrato, il Teatro Strehler, il Teatro Studio, il Teatro Dal Verme, l'Acquario Civico, il Parco Sempione e la casa dei registi) si avrà la possibilità di respirare cinema senza limitazioni. Sono, infatti, previste proiezioni pressochè continue (schermi impegnati dalle 9 di mattina fino anche alle 3 di notte).

 

I direttori del festival, Lorenzo Castellini e Beniamo Saibene, hanno spiegato che la spina dorsale dell'MFF restano i due concorsi, uno di lungometraggi e uno di cortometraggi, che hanno fatto registrare quest'anno una nuova impennata di iscritti: se nella prima edizione del MFF, nel 1996, c'erano infatti 32 iscrizioni e 6 opere in concorso, oggi, tra le due categorie, si sono contati 3.097 titoli provenienti da 115 Paesi (erano 2.229 l'anno scorso) e la competizione sarà tra 58 pellicole (60 nell'ultima edizione).

 

Numerose anche le rassegne parallele previste per indagare i temi di attualità: ci saranno cicli di proiezioni sulle 'colpe di Stato', sul mondo gitano, sulle contraddizioni dell'America di oggi, sull'alimentazione in vista dell'Expo, e sul mondo della musica (con la rassegna di documentari musicali). Una giornata intera poi sarà dedicata all'immigrazione.

 

Anche i più piccoli avranno il loro milano film festivalino con cortometraggi, visite guidate e laboratori creativi. Per gestire le presenze (sono state 93.000 lo scorso anno) e soprattutto per organizzare l'accoglienza ai tanti registi e amanti del cinema attesi da tutto il mondo, i promotori dell'evento hanno organizzato un servizio di bed sharing (le porte di casa dei milanesi si apriranno per mettere a disposizione giacigli) e uno di baby sitting.