Previsioni meteo Befana: tornano freddo, pioggia e neve. Dove e quando, la mappa

Dopo un inizio e fine anno di caldo anomalo, c'è la svolta. Gli ultimi aggiornamenti

Freddo e neve in arrivo

Freddo e neve in arrivo

Milano, 1 gennaio 2022 - Inizio di anno quasi primaverile in tutta Italia, grazie all'alta pressione. Ma tra qualche giorno potrebbe cambiare tutto: le previsioni meteo attuali parlano di maltempo con freddo, pioggia e neve. Entro martedì, infatti, al Nord assisteremo a un significativo aumento delle nuvole: lungo le creste alpine piu' settentrionali, in particolare tra il Piemonte e la Valle d'Aosta, saranno possibili anche alcune precipitazioni. Dovrebbe trattarsi dell'avanguardia di una perturbazione (la n.1 di gennaio), non intensa, destinata a scivolare verso il Centrosud tra mercoledi' 5 e l'Epifania. Questo passaggio sulla Penisola, dagli effetti ancora incerti in termini di precipitazioni, dovrebbe essere accompagnato da una maggior ventilazione e da un afflusso di aria piu' fredda, con un calo delle temperature verso valori piu' consoni al periodo. Ma vediamo la situazione nel dettaglio.

Capodanno, il più caldo da oltre 100 anni

Il Capodanno più caldo da oltre 100 anni. Con protagonista assoluto l'Anticiclone di matrice nord-africana, accompagnato da una massa d'aria estremamente mite. Secondo Antonio Sano', fondatore del sito ilmeteo.it, "scorrendo rapidamente negli annali della climatologia, e' veramente difficile ritrovare negli ultimi 100 o 200 anni un Capodanno con valori termici cosi' alti alla quota di 1500 metri: per convenzione si fa riferimento a questa quota per non avere influenze delle inversioni termiche e delle nebbie nelle valli e su pianure e coste e per avere, tutto sommato, una buona rappresentazione dell'atmosfera in un territorio ad orografia complessa come quella italiana caratterizzata da monti, colline e avvallamenti". Sul nostro Paese l'anomalia termica piu' ampia si osserva sulle Alpi, con temperature anche oltre i 10 gradi sopra la norma e lo zero termico vicino ai 4000 metri di quota nel settore occidentale. 

Il 2 gennaio

Inizio di giornata all'insegna delle nebbie, diffuse e anche dense soprattutto in Valle Padana e sull'alto Adriatico, ma presenti anche lungo il medio Adriatico, nelle valli del Centro, nel Lazio, sulla Sardegna occidentale e in Campania. Nubi basse anche dense in Liguria e sulla Toscana, in graduale aumento nel corso della giornata anche lungo le coste tirreniche della Penisola e della Sicilia; piu' soleggiato nel resto del Sud e delle isole. Nel pomeriggio nebbie in temporaneo e locale diradamento. Al di fuori delle aree nebbiose al Nord cielo da velato a parzialmente nuvoloso per il transito di nuvole medio-alte. Dopo il tramonto nebbie di nuovo intensificazione sulle pianure del Nord e sul medio Adriatico; a banchi anche in Puglia, nel Lazio e sull'alta Campania. Temperature: minime in senza grosse variazioni; massime per lo piu' in lieve calo, ma ancora oltre la norma, con gli scarti piu' marcati in montagna e nelle aree soleggiate.

Il 3 gennaio

Sulle isole, lungo il medio Adriatico, in Puglia e sui settori ionici del Sud tempo prevalentemente soleggiato, con locali nebbie al mattino in Puglia, sulla Sardegna e sul mare Adriatico. In Liguria e sui versante tirrenici della Penisola cielo molto nuvoloso, con possibili pioviggini sul nord della Toscana. Cieli grigi per nebbie e strati bassi sulla valle padana e sulle coste dell'alto Adriatico; su Alpi e Prealpi parzialmente soleggiato, con passaggio di nuvolosita' a quote medio alte. Temperature: in generale ancora miti e superiori alla norma, subiranno un calo sulle Alpi e all'estremo Sud, un leggero aumento sulla pianura padana, sul Lazio e in Toscana. 

Il 4 e 5 gennaio

Secondo gli esperti de ilmeteo.it, già nel corso di martedì 4 gennaio un primo impulso instabile provocherà un peggioramento del tempo specie sulla Liguria, Piemonte orientale e Lombardia con il rischio di qualche piovasco. Questo sarà il preludio di una più forte ed organizzata perturbazione guidata da un vortice freddo sul comparto scandinavo che si avvicinerà velocemente all'Italia. Ecco quindi, il 5 gennaio, la vera svolta con l'arrivo di freddi venti di Bora sull'alto Adriatico accompagnati da intense precipitazioni su tutto il Nord Est che assumeranno carattere nevoso su Alpi e Prealpi a partire dagli 800/900 metri di quota. 

Il 6 gennaio, l'Epifania

Poi il peggioramento si estenderà rapidamente anche alle regioni del Centro entro la giornata dell'Epifania, giovedì 6 gennaio. Sarà un altro braccio di ferro importante tra anticiclone e freddo artico, ma l'azione di erosione ai danni dell'alta pressione questa volta potrebbe davvero andare in porto. Le temperature sono previste in deciso calo su tutta l'Italia a causa dell'ingresso di correnti decisamente più fredde di origine artica.  Attendiamoci quindi un possibile ribaltone meteo sul'Italia. L'Epifania tutte le feste si porta via, ma questa volta potrebbe portarsi via anche l'anticiclone. E potrebbe (ri)fare il suo ingresso il Generale Inverno. 

La mappa dell'Italia