'Social House', ecco il reality dal volto umano: lo show fa impazzire il paese

Bbanda e selfie a Cassina de’ Pecchi per l'arrivo dei theShow

Un selfie in compagnia di un componente della banda cittadina

Un selfie in compagnia di un componente della banda cittadina

Cassina de' Pecchi (Milano), 6 settembre 2017 - Un edificio comunale da ristrutturare, una connessione wi-fi, due cellulari e un pc, la grande platea del web e il duo più scatenato di YouTube: riprese al via per il reality "Social House", e Cassina de’ Pecchi impazzisce per l’arrivo dei theShow: la banda, gli amministratori pubblici che incontrano i protagonisti, i giovani in fila per i selfie di rito. Si girano proprio nel Comune dell’hinterland, di qui alla fine del mese, le sei puntate di Social House, docureality produzione di punta della stagione del canale Rai più giovane e tecnologico.

La messa in onda sarà a partire dal 12 novembre, ma la prima vita del reality inizia sui canali di rete su Facebook, Instagram e Twitter. Qui, 24 ore al giorno, i fan potranno seguire la vita reclusa dei theShow, Alessandro Tenace e Alessio Stigliano, incaricati di ristrutturare senza mezzi un edificio degradato per restituirlo trasformato alla comunità. Per i due youtuber milanesi, mattatori ieri di un evento inaugurale cui hanno partecipato anche il direttore di Rai4 Angelo Teodoli, il responsabile editoriale di rete Maurizio Imbriale, l’autore Cristiano Rinaldi e il Comune padrone di casa, un incarico «da zero». Non potranno disporre di denaro o riceverne, niente cibo o vestiti, per sopravvivere e condurre in porto la missione potranno contare solo sulla rete, il pubblico e i cittadini, chiamati a sostegno con vestiario e vettovaglie, ma anche da reclutarsi per manovalanza, aiuto e procacciamento materiali. Ci saranno sfide, momenti di coinvolgimento e ospiti, ancora top secret.

Il social parte in rete e approda in tv, «un ribaltamento rispetto a quanto accade di solito - così Imbriani - è un esperimento, qualche cosa in linea con la fisonomia della nostra rete, che guarda al mondo dei giovani». Uno stuolo di ragazzi a scortare i theShow da Milano all’hinterland (rigorosamente in metropolitana) e poi dalla stazione all’edificio scelto come set: «Non lo abbiamo visto sino ad oggi - così i theShow - ci dicono che sia orribile». A vigilare sul rispetto del regolamento un Gigi Marzullo in perenne (o quasi) collegamento: «Prendiamo le regole sul serio. Il cibo speriamo ce lo portino, sui vestiti abbiamo due o tre giorni di autonomia, abbiamo gli slip a strati». Ma anche serietà: «Speriamo il programma piaccia. Saremo noi stessi». Un successo, quello del loro canale YouTube, da milioni di visualizzazioni: «È frutto di un lavoro regolare. Iniziamo alle 8, finiamo alle 8 di sera: fortunatamente, è anche una passione».