Segrate (Milano), 9 dicembre 2013 - Nessuna eccezione nel Milanese: quella del neo segretario del Partito democratico Matteo Renzi è stata a tutti gli effetti una cavalcata trionfale, tanto nelle roccaforti del centrosinistra quanto nei comuni storicamente di centrodestra. È il caso, quest’ultimo, di Segrate. Da sempre ai vertici nazionali per reddito pro-capite e meglio conosciuto anche come la città di Silvio Berlusconi, che diede vita al quartiere di Milano 2 dove ancora oggi resistono diversi studi Mediaset.  Cinque, qui, i seggi allestiti domenica, con numeri importanti: 2.046 i votanti, con il sindaco di Firenze a farla da padrone sugli avversari Gianni Cuperlo e Giuseppe Civati grazie a un netto 69,2% di preferenze. 

«Applaudo di cuore al bel risultato segratese delle primarie - commenta Paolo Micheli, consigliere regionale del Patto Civico di Ambrosoli, capogruppo della lista civica Segrate Nostra e coordinatore dei Circoli di Milano per Renzi -. La prima preoccupazione era che dopo questo anno così travagliato ci fosse distacco o indifferenza. Invece la voglia di partecipare c'è, ed è tantissima. Il merito va a Matteo Renzi, che ha saputo incarnare il desiderio di cambiamento, a Segrate così come nel resto d’Italia».

Restando sempre in Martesana, non potevano che rispettare la tendenza anche due città come Cernusco sul Naviglio e Pioltello, da tempo ormai feudo di casa Pd:  disarmanti i numeri cernuschesi, che parlano di 1.758 votanti suddivisi tra i 1.250 a favore di Renzi (71,1%), i 195 della sponda Cuperlo (11,1%) e i 313 per Civati (17,8%). “Un dato – chiarisce Eugenio Comincini, sindaco di Cernusco e renziano convinto - molto positivo, in primis per la partecipazione di massa, superiore addirittura alle primarie del 2009, segno di un cambiamento importante che parte anche da Cernusco”. Meno partecipata, ma sempre indiscussa, la vittoria renziana a Pioltello: 950 gli elettori suddivisi tra i 600 (62,5%) a favore di Renzi, i 185 (19,2%) per Civati e i 175 (18,2%) per Cuperlo.

Altra zona, ma stesso risultato, nell’Ovest di Milano. Arese conferma i dati sull’ascesa renziana con uno stacco, anche qui, più ampio rispetto al dato nazionale. Sono 849 infatti i voti (pari al 69,8%) per il rottamatore, contro i 204 di Civati (16,8%) e i 164 di Cuperlo (13,5%).  Simile il discorso anche a Novate Milanese. I voti validi espressi sono stati 1.145 e i candidati hanno ottenuto, rispettivamente, 689 voti (pari al 60,2%) per Matteo Renzi, 241 (21,0%) per Gianni Cuperlo e 215 (18,8%) per Giuseppe Civati. Renzi domina dunque, come da aspettative, mentre a stupire è soprattutto Civati, vera medaglia d’argento nell’hinterland a dispetto del risultato nazionale.

di Gabriele Gabbini