Violentata e sequestrata, un arresto a Vimodrone

Aguzzino preso dopo sei mesi di indagini

L'intervento dei carabinieri

L'intervento dei carabinieri

Vimodrone (Milano), 1 agosto 2019 - Sono stati necessari quasi 6 mesi di indagini per identificare e fermare l’uomo di origine marocchina accusato di aver sequestrato e stuprato una connazionale di 35 anni conosciuta poche ore prima in un locale notturno di Agrate.

La violenza risale alla fine del febbraio scorso quando la donna aveva accettato l’invito di alcuni amici a trovarsi nel disco bar di Agrate dove hanno trascorso la serata ballando e bevendo in compagnia. È stata in quell’occasione che hanno conosciuto il connazionale, un uomo di 35 anni che si era presentato in modo brillante e che a fine serata aveva invitato l’intera compagnia di cinque persone in un appartamento di Vimodrone, dove aveva detto di risiedere. Nessuno avrebbe mai immaginato che quella serata di divertimento si sarebbe trasformata in una nottata dell’orrore.

Ma inaspettatamente, col passare delle ore, tutti gli ospiti hanno lasciato la casa che in breve si è trasformata in una trappola per la donna marocchina, poi costretta con la forza a rimanere in compagnia del suo aguzzino e a subire violenza fisica per ben due volte. Prostrata, ma non rassegnata, la donna ha atteso il momento propizio per fuggire. Non appena l’uomo si è assopito, la sua vittima ha raccolto le poche cose e ha infilato la porta facendo perdere le sue tracce nelle strade di Vimodrone. Ha trovato la forza di raggiungere la caserma dei carabinieri di Vimodrone dove ha raccontato l’incubo che aveva vissuto e ha sporto denuncia.

Purtroppo sono stati necessari mesi di indagini per giungere a individuare il responsabile. L’uomo, infatti era residente a Capriate e l’appartamento utilizzato per la violenza non risultava a lui intestato. I militari della Stazione di Vimodrone, coordinati dalla Procura di Monza, hanno esteso le indagini sentendo sia i responsabili del locale che le altre persone presenti quella sera. Tassello dopo tassello hanno raccolto indizi fino a identificare l’autore che è stato intercettato ad Agrate e posto in stato di fermo. Ora dovrà rispondere delle accuse di violenza sessuale e sequestro di persona. In attesa del processo rimarrà rinchiuso al carcere di Monza.