Frana in una spiaggia di Cefalonia: 46enne di Vimodrone in coma

L'uomo, in vacanza in Grecia con la famiglia, è stato colpito alla testa da un sasso

La coppia in vacanza

La coppia in vacanza

Vimodrone (Milano), 31 luglio 2020 - Dei massi che si staccano dalla montagna, il terribile impatto sulla testa di un bagnante camminava vicino a una grotta e poi la caduta sulla spiaggia di affollata di turisti. È iniziato così l’incubo di Marco Fiorini, 46 anni la settimana prossima, e la moglie 40enne Chiara Panicari, due coniugi di Vimodrone che stavano trascorrendo le vacanze estive a Cefalonia, insieme ai tre figli di 13, 9 e 7 anni. Erano arrivati tre giorni prima, per riprendersi dalle fatiche del lockdown.

Il 28 luglio, la famiglia Fiorini aveva trascorso la giornata sulla spiaggia di Myrtos, panorama mozzafiato e mare cristallino, uno degli scorci più belli d’Europa dove i turisti si accalcano per vedere il tramonto. Ma, intorno alle 20, la tragedia. La moglie stava facendo l’ultimo bagno della giornata al mare con il figlio più grande, il marito l’aspettava con gli altri due figli sulla spiaggia, in un punto vicino alla montagna. Ad un certo punto, dalla parete rocciosa si sono staccate delle pietre e Marco è stato colpito in pieno, un sasso lo ha colpito in testa. Un rumore terribile e poi le urla dei bambini spaventati.

“È assurdo che in una spiaggia così frequentata le rocce non siano in sicurezza, qualcuno deve intervenire al più presto, mio marito è molto grave ma quei massi avrebbero potuto fare una strage perché in quel momento la spiaggia era ancora affollata”, racconta Chiara Panicari, rientrata in Italia per portare i figli al sicuro dai nonni paterni e, da ieri, di nuovo in Grecia, all’ospedale di Patrasso dove è ricoverato il marito. “Siamo tutto sconvolti, ma non voglio che questo incidente finisca nel dimenticatoio – continua la donna -. Pretendo un risarcimento danni e chiedo alle autorità italiane un supporto per quando mio marito potrà rientrare a casa, sicuramente avrà bisogno di molte cure e riabilitazione”. Dopo un’odissea durata qualche ora – dall’ambulanza difficile da reperire, la prima intubazione al pronto soccorso di Cefalonia e poi il trasporto notturno con un elicottero militare fino all’ospedale di Patrasso – l’uomo è stato operato mercoledì notte e da allora è in coma farmacologico.

“Aveva le ossa della testa fratturate – racconta la moglie – e un versamento intracranico, l’operazione è stata lunga e delicata. Ora è molto debole e quando i medici tentato di risvegliarlo si agita tantissimo, è un rischio togliere la sedazione. Oggi quando sono entrata in terapia intensiva ha iniziato ad agitarsi, credo che abbia percepito la mia presenza. I medici hanno provato a ridurre i farmaci, muove le gambe, ma non apre gli occhi. Non so quando potremo portarlo in Italia, sono in contatto con la Farnesina, ma tutto dipenderà dal decorso post operatorio”. Intanto la comunità di Vimodrone si sta mobilitando per aiutare la famiglia Fiorini.