La Scientifica sul posto
Vimodrone (Milano), 6 marzo 2019 - Cinque colpi di Smith&Wesson calibro 38 contro la vetrata di una società di facility management, in viale Martesana 103, a due passi da Cologno. Poi la fuga in scooter, contromano, proprio sotto gli occhi degli agenti dell’Antispaccio della Squadra Mobile di Milano in zona per un’altra indagine. Lo speronamento dell’auto e il tentativo di scappare a piedi. L’inseguimento dei poliziotti, con tre colpi sparati in aria per costringere l’uomo a fermarsi. Così è finito in manette lunedì sera Airoli Guarneri, 37enne con una sfilza di precedenti.
Perché ha sparato? Al momento, gli inquirenti parlano genericamente di motivi legati alla sfera personale, considerato che l’uomo non ha ancora fornito una motivazione del suo gesto; non è escluso che lo faccia nelle prossime ore davanti al giudice, nel corso dell’interrogatorio di garanzia in carcere a Monza.
Al piano terra dello stabile di viale Martesana 103, bersaglio dei proiettili esplosi da Guarneri (con un’arma risultata rubata nel 2014 durante un furto in abitazione a Merate), c’è la sede della Outsourcing srl, una società che si occupa di reperire clienti alle agenzie che forniscono manodopera nel settore del facchinaggio, anche se non risulta ci siano rapporti tra il 37enne e il titolare (che al momento della sparatoria non era per fortuna in ufficio). Sottoposto fino a ieri all’affidamento in prova ai servizi sociali, Guarneri dovrà rispondere di porto abusivo di arma da fuoco, ricettazione e danneggiamento aggravato. Airoli Guarneri ha dato più volte prova della sua indole violenta e aggressiva. Nel 2017, è stato condannato a 4 anni per aver dato fuoco al box di proprietà della madre di un uomo che si era fidanzato con la sua ex. Un mese fa, invece, la Cassazione lo ha ritenuto colpevole di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale per aver aggredito con una bomboletta di spray urticante due agenti della polizia locale di Segrate.