Vaprio, ospedale ai raggi X: "È guerra dei numeri"

I pazienti lanciano l’allarme sul taglio dei servizi. Il sindaco ribatte: "Non c’è alcuna emergenza, il presidio è stato potenziato"

Il sindaco Luigi Fumagalli

Il sindaco Luigi Fumagalli

Vaprio (Milano), 11 dicembre 2019 - "Un anno di attesa per un’ecografia". I pazienti lanciano l’allarme "sul taglio dei servizi ancora prima che il restyling sia concluso" e la minoranza chiede al Comune di fare il punto sul recupero dell’ospedale, "finito in ombra". Il problema per Vaprio in Movimento è che "la trasformazione non segue i patti stretti dall’Asst e dalla Regione con il Comune, è tutto troppo sbilanciato sugli ambulatori e sull’assistenza infermieristica a scapito dei reparti - spiega il capogruppo Francesco De Marchis -. I letti in Medicina sono passati da 10 a 4, l’attività chirurgica non cresce nonostante le sale operatorie siano state riqualificate e mancano Tac, endoscopia e specialisti. Il problema è proprio la carenza di medici. Il Crotta-Oltrocchi viene smantellato ancora prima di essere inaugurato. Chiediamo un consiglio comunale aperto per affrontare il tema con trasparenza, ma l’amministrazione ce lo nega". "Perché non c’è nessuna emergenza . replica il sindaco Luigi Fumagalli - il presidio è stato potenziato, non ridotto. La prima tranche di opere finanziata dal Pirellone con 3 milioni di euro è arrivata in porto. In più sono stati acquistati un ecografo, un mammografo e apparecchi per il controllo oculistico".

L’opposizione chiama tutto questo "piccole luci che non sopperiscono la perdita di prestazioni ospedaliere - insiste De Marchis -. La giunta dice che è stato assunto un radiologo, ma si dimentica di ricordare che ha base a Cernusco e non a Vaprio. È in queste scelte che vediamo un pericolo per i nostri malati". Fumagalli non ci sta. "L’ospedale diventerà ciò che era stato deciso dai nostri predecessori: un polo di riferimento per i cronici dell’Adda-Martesana, compito che abbiamo ampliato ottenendo più servizi. Nessuno ha cambiato idea sul ruolo strategico per il territorio del Crotta-Oltrocchi". È evidente che dietro la guerra di cifre ci sia una questione di sostanza: la vocazione del polo sanitario. Il Comune ricorda che i 4 posti in Medicina si aggiungono ai 20 per sub-acuti, al Centro psico-sociale per malati psichici, alla Riabilitazione avanzata con altre 30 degenze. "Ospiteremo un progetto sperimentale unico in Lombardia per la diagnosi e il monitoraggio del tumore al seno - prosegue il primo cittadino -. Siamo tutt’altro che spariti dalla cartina". La prova del nove? Il cantiere inaugurato l’altro ieri per il restauro della parte storica dell’edificio, investimento da un milione e mezzo: al piano terra nel 2020 arriverà il Sert da Trezzo, sopra, gli uffici della direzione. "Troppi ambulatori e poca corsia. Come volevasi dimostrare", sottolinea De Marchis.