Ladro ucciso a Vaprio, Sicignano: dormivo con la pistola sul comodino

"Posso solo rammaricarmi di quello che è successo, perché effettivamente è sempre un ragazzo di 22 anni". Intanto è caccia ai complici di Gjergi Gjonj. Si pensa che gli altri due malviventi possano essere nascosti tra l'Adda e la Bergamasca

La villetta dove si è consumata la sparatoria

La villetta dove si è consumata la sparatoria

Vaprio d'Adda (Milano), 22 ottobre 2015 - "Io non posso dire nulla, posso solo rammaricarmi di quello che è successo, perché effettivamente è sempre un ragazzo di 22 anni. Non sono solo io qui, il problema sono tutti, perché noi qui dormivamo con le porte aperte, fino a qualche anno fa dormivo con le finestre aperte, dal 2008 ho cominciato a dormire con la pistola sul comodino". Queste le parole, ai microfoni dia Sky Tg24. , di  Francesco Sicignano, il pensionato accusato di omicidio volontario per aver sparato e ucciso un giovane durante un tentativo di furto nella sua casa nella notte tra lunedì e martedì scorsi.

Intanto di è saputo che abitava nella Martesana, a Trezzo sull'Adda, Gjergi Gjonj, il ladro albanese di 22 anni ucciso lunedì notte. Il giovane dunque non si era spinto lontano per consumare il furto finito in tragedia. Sono dunque  concentrate in zona le ricerche dei due complici della vittima, fuggiti a piedi – come raccontano alcuni testimoni – da via Cagnola, teatro del delitto. Si ritiene possano essere nascosti fra qui e l’Isola Bergamasca, dove in passato i tre erano stati protagonisti di un racket della prostituzione, smantellato e sfociato nell’espulsione del bandito che ha perso la vita durante il raid. Gli inquirenti stanno esaminando i tabulati telefonici di Francesco Sicignano e del giovane ladro perché potrebbero essere utili per identificare i due presunti complici, che potrebbero fornire elementi utili per ricostruire la dinamica. Gli inquirenti attendono inoltre l'esito dei rilievi affidati ai carabinieri del Ris di Parma, degli esami balistici e fotografici e dell'autopsia sul cadavere dell'albanese, fissata per lunedì prossimo. Dalle indagini, coordinate dal pm Antonio Pastore e dal procuratore aggiunto Alberto Nobili, sembra confermata l'ipotesi che Sicignano abbia sparato al ladro mentre questo si trovava fuori dall'abitazione, sulle scale esterne.

SALVINI - "Sento gente che straparla e dice che la Lega stimola le paure della gente... ma io mi chiedo che Paese è questo dove un pensionato deve dormire con la pistola sul comodino perché teme per la propria famiglia, invece che con un romanzo? Ma questo è un Paese normale per questi soloni di sinistra?": lo ha detto Matteo Salvini parlando a Radio Padania. "La Lega ha depositato quasi un anno fa una proposta concreta per superare il reato di eccesso di legittima difesa, quindi speriamo di non dover contare altri 15 morti prima che Renzi e il governo trovino il tempo di parlarne", ha poi aggiunto nel suo intervento al convegno dell'Unione Nazionale dell'Arma dei Carabinieri. "Ha fatto bene, si è difeso. La legittima difesa è legittima: punto. Non esistono eccessi quando uno entra in casa o in un negozio e mette a rischio la vita o la proprietà di qualcun altro. Quindi è un reato che non esiste, soprattutto nei confronti di chi porta una divisa e spesso e volentieri viene indagato per eccesso colposo di legittima difesa quando fa il suo mestiere". E a chi gli ha chiesto see porti un'arma,  ha risposto: "io il porto d'armi non ce l'ho e spero di non averlo mai perché dovrebbe essere chi porta una divisa che difende i cittadini ma bisogna tutelare le forze dell'ordine.